Unipol-Fonsai, via libera alla fusione
Via libera dell'assemblea straordinaria dei soci Fonsai al progetto di fusione con Premafin, Unipol Assicurazioni ed, eventualmente di Milano Assicurazioni che portera' alla creazione di Unipol Sai, la seconda compagnia assicurativa italiana. Presenti al momento della votazione il 64.66% delle azioni ordinarie.
Hanno votato a favore il 96.60% delle azioni ammesse al voto pari al 62.46% del capitale sociale complessivo. Contrario si e' espresso lo 0.06% delle azioni pari allo 0.03% del capitale complessivo. Astenuti il 3.33% dei presenti pari al 2.15% del capitale complessivo. Due i non votanti.
Presentando il progetto agli azionisti l'ad delle due compagnie, Carlo Cimbri, ha spiegato che la decisione è dettata solo da "finalità prettamente industriali". Alle 18, intanto, è prevista l'assemblea di Premafin, domani mattina l'assemblea della Milano e lunedì prossimo l'assemblea speciale dei soci di risparmio della Milano. Senza l'aumento di capitale da 1,1 miliardi di euro proposto da Unipol nel 2012 "la situazione di
capitale di Fonsai sarebbe negativa per 600 milioni al 30 giugno 2013, mentre con l'aumento è positiva per 400 milioni" ha aggiunto Cimbri. Attualmente "il solvency ratio è al 119%, ancora al di sotto di quel 120% che non è un minimo di legge ma che rappresenta quel capitale minimamente adeguato per evitare obiezioni da parte dell'autorità di vigilanza".
Il manager però smentisce il presunto incontro del dicembre 2012 con un rappresentante della Consob nella sede bolognese del gruppo assicurativo. "Mai nessun uomo Consob è stato presso la società a tenere alcuna riunione o asserita tale" ha detto Cimbri in assemblea, in merito ad indiscrezioni di stampa che riportavano un'informativa di polizia, in merito ad un incontro relativo all'operazione Unipol-Fonsai. Di più, il manager prende di petto anche i piccoli azionisti: "'Dove erano gli azionisti, le associazioni dei consumatori quando nel 2010 e nel 2011 veniva depredata la Fonsai?".
Per quanto riguarda il futuro, l'eccesso di capitale di Unipol-Sai, il gruppo post-fusione, sarà pari a 2,2 miliardi. La "mission" del nuovo gruppo, ha spiegato, sarà "concentrarsi sull'attività core, sull'attività di una compagnia assicurativa, cioè proporre sicurezza e gestire al meglio le attività affidate dagli assicurati, abbandonando diversificazioni, attivi e avventure varie che nel passato hanno caratterizzato la vita di Fonsai e concentrarsi su quello che le compagnie in passato hanno dimostrato di saper fare e che sapranno fare ancor meglio in futuro".