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Economia
Vivendi, Mediaset apre con riserva. Dall'AgCom un assist per il Biscione

Mediaset tira dritto sia sul piano di consolidamento europeo per i broadcaster sia su una forma di risarcimento da parte di Vivendi (3 miliardi sulla carta le richieste di Cologno) per mettere fine alla lunga querelle giudiziaria con lo scomodo socio francese. Nella conference call con gli analisti finanziari di commento alla semestrale del gruppo, che ha evidenziato una perdita netta di 18,9 milioni di euro, a fronte di un utile di 102,7 milioni registrato nello stesso periodo un anno fa, il chief financial officer del Biscione Marco Giordani ha sottolineato che nonostante la bocciatura da parte dei giudici spagnoli e di quelli olandesi del progetto MediaForEurope, Mediaset non vede infatti per i gruppi tv “altra strategia industriale che il consolidamento europeo”.

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Il manager ha fatto però capire che i tempi per la riscrittura del piano B si prospettano lunghi, perché la rielaborazione si sta scontrando con “la situazione Covid” che “non sta aiutando a stabilire un progetto dal punto di vista pratico e tecnico, perché i valori vanno su e giù ogni settimana ed e' molto difficile individuare soluzioni tecniche".

Nonostante la ripresa dei contatti con Vivendi (c’è stata la prima telefonata fra il Ceo di Mediaset Pier Silvio Berlusconi e quello di Vivendi Arnauld de Puyfontaine), Mediaset poi conferma la condicio sine qua non per per Cologno per disegnare un accordo con la famiglia Bollorè. “Siamo disponibili a discutere” e l'intenzione di Mediaset è quella di trovare una soluzione che “mantenga un allineamento degli interessi di tutti gli azionisti, senza fare in modo che un azionista sia preferito rispetto a un altro".

Arnaud de Puyfontaine
 

In sostanza, i francesi devono corrispondere qualche forma di risarcimento per aver fatto naufragare nel 2016 la vendita della pay-tv Premium e condizionato fortemente la vita societaria del Biscione negli ultimi quattro anni, tentando una scalata a Mediaset. Questioni su cui, in caso di pietra tombale da parte del socio di controllo Fininvest, qualche altro azionista (il restante 20% del flottante è in mano al mercato) potrebbe intervenire, manifestando la propria contrarietà in assemblea e mettendo nel mirino il management. Ancora nell’ultima lettera del 2 settembre inviata a Cologno Monzese, Vivendi ha sottolineato invece “la volontà di porre fine ai contrasti” in maniera “no cost. Senza dunque risarcimenti.

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Sulla Rete unica, che sulla carta può costituire un nuovo punto di scontro con i francesi (Mediaset vuole un’infrastruttura neutrale e indipendente che non abbia Tim, che punta invece al 50% più un’azione del capitale della futura AccessCo, in maggioranza assoluta), Giordani ha spiegato che il Biscione potrebbe valutare l’investimento quando la situazione sarà "più chiara". Di fatto, dunque, confermando quanto trapelato la scorsa settimana e cioè che a Cologno, dopo la decisione della Corte di Giustizia Ue, hanno soltanto preso atto del cambio di scenario industriale, ma che sul dossier convergenza media-tlc al momento non c’è assolutamente alcun piano definito.

E sul tema, intanto, è arrivato un mezzo assist dal consiglio dell’AgCom, dopo il parere dei giudici comunitari della scorsa settimana che hanno bocciato la delibera con cui l’authority italiana aveva impedito a Vivendi di partecipare alla vita societaria del Biscione con tutto il suo 29,8% del capitale. L’Agcom, infatti, ha deciso di approfondire gli aspetti giuridici del caso Mediaset-Vivendi, chiedendo anche il parere all'Avvocatura dello Stato, dando torto alla linea dei legali dei francesi secondo cui, dopo il pronunciamento della Corte Ue, la delibera dell’authority a breve guidata da Giacomo Lasorella andava immediatamente annullata, consentendo a Vivendi di rientrare subito in possesso del proprio 19,9% parcheggiato in Simon Fiduciaria. L'obiettivo dell'AgCom è comunque, secondo alcune fonti, arrivare ad una decisione in tempi brevi. 

A Piazza Affari, nel frattempo, continua la corsa del titolo Mediaset. Dopo un'inizio di seduta in rosso conseguente alle prese di beneficio degli investitori per il newsflow negativo sui conti, a fine seduta le azioni del Biscione portano a casa un guadagno di quasi il 2% a 1,873 euro.

@andreadeugeni

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