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Economia
Walt Disney profitti a +78% grazie alla riforma fiscale Usa

Walt Disney profitti a +78% grazie alla riforma fiscale Usa

Walt Disney ha chiuso l'ultimo trimestre del 2017 con profitti superiori alle stime grazie a un contributo da 1,6 miliardi di dollari dato dalla riforma fiscale approvata in Usa prima di Natale. E per la prima volta due trimestri consecutivi in calo, le vendite sono tornate a crescere. In quello che per il colosso americano dell'intrattenimento e' stato il primo trimestre fiscale, gli utili sono volati del 78% a 4,4 miliardi di dollari dai 3,95 miliardi dello stesso periodo del 2016. Gli utili per azione sono saliti a 2,91 dollari da 1,55 dollari. Al netto di voci straordinarie e dell'impatto dato dalla riforma, gli utili per azione sono saliti del 22% a 1,89 dollari da 1,55 dollari, sopra le previsioni degli analisti ferme a 1,61 dollari per titolo. Nei tre mesi al 30 dicembre 2017, i ricavi sono aumentati del 4% a 15,35 miliardi da 14,8 miliardi, sotto le attese per 15,5 miliardi. Nel dettaglio, la divisione che comprende emittenti tv tradizionali e via cavo ha registrato vendite invariate a 6,24 miliardi di dollari, meno delle previsioni del mercato per 6,35 miliardi; a pesare e' stato nuovamente il canale Espn, che ha generato meno introiti da pubblicita'. Parlando ai microfoni di Cnbc, il Ceo Robert Iger ha detto che in primavera avverra' il lancio di ESPN Plus, il primo servizio video in streaming direct-to-consumer del gruppo: il prezzo e' stato fissato a 4,99 dollari al mese. Stando al Ceo "offrira' una gamma di programmazione live che non e' disponibile con i canali attuali". I parchi a tema e i resort dell'azienda hanno generato un fatturato di 5,15 miliardi, +13% annuo grazie anche a un confronto favorevole sullo stesso periodo del 2016 quando le attivita' Usa furono colpite dall'uragano Matthew; le attese per 4,86 miliardi sono state superate; bene anche Disneyland Paris, merito di un aumento dei visitatori e dei prezzi dei biglietti.

Walt Disney: +78% profitti primo trimestre, sopra le stime grazie alla riforma fiscale Usa - L'analisi

La divisione cinematrografica ha garantito ricavi per 2,5 miliardi di dollari, l'1% in meno sull'anno precedente e sotto i calcoli degli analisti per 2,75 miliardi; a contere il calo sono stati i successi di "Guerre Stellari: Gli ultimi Jedi", "Thor: Ragnarok" e "Coco". La divisione dei prodotti al consumo e di media interattivi ha visto le vendite calare del 2% a 1,45 miliardi contro un consenso di 1,52 miliardi; hanno pesato vendite piu' basse del merchandise associato a "Frozen" e a "Alla ricerca di Nemo"; sono andati meglio i prodotti legati a "Cars" e "Guerre stellari". "Gli investimenti strategici che abbiamo fatto hanno portato a una crescita significativa nel lungo termine e restiamo fiduciosi nella nostra capacita' di continuare a garantire valore significativo ai soci", ha spiegato in una l'amministratore delegato di Disney. "Siamo entusiasti di quello che ci aspetta in futuro", ha aggiunto Iger citando "una serie robusta di film, il lancio del servizio in streaming [del canale sportivo] Espn, nuovi investimenti nei nostri parchi a tema e l'acquisizione da completare di asset di 21st Century Fox", annunciata il 14 dicembre 2017 e con un valore di 52,4 miliardi. L'operazione deve ancora riceve il via libera dei regolatori. Anche per questo dal 19 marzo verra' prestata particolare attenzione all'arrivo in tribunale dello scontro tra la Giustizia Usa e due aziende le cui nozze sono state bloccate, AT&T e Time Warner. In attesa dei conti, arrivati ieri a mercati Usa chiusi, il titolo Disney era salito dell'1,4% a 106,17 dollari. Nel dopo mercato ha guadagnato oltre il 2%. Da inizio anno e' sceso dell'1,75% e negli ultimi 12 mesi e' calato del 3,6%.

 

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