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Mastella denuncia Selvaggia Lucarelli: ecco il post incriminato. FOTO
















Guerra tra Selvaggia Lucarelli e Clemente Mastella. "La blogger ha offeso Benevento su Facebook"
Fine d'agosto e ultima (si spera) polemica dell'estate 2016. Ad incrociare le armi, o meglio le offese, è stavolta una coppia d'eccezione: Selvaggia Lucarelli e Clemente Mastella. Che c'azzeccano i due? Nulla, se non fosse che la blogger fustigatrice d'italici costumi avrebbe scelto di fare riferimento al sindaco di Benevento e ai suoi concittadini in un post sulle sue vacanze a Bangkok. La cosa ovviamente non è andata giù al neo primo cittadino che ha deciso di passare alle vie legali.
Il lungo post della blogger, datato 28 agosto, è tutto incentrato sulla bruttezza della città tailandese e sul fatto che, nonostante questo, sia la terza meta turistica al mondo dopo Londra e New York. "Ci sarà una ragione - scrive ironica la Lucarelli -. Ve la dico io la ragione: è la stessa per cui Mastella è stato eletto sindaco a Benevento. Ovvero: libertà di voto e di viaggio concesse con troppa facilità. Fosse per me io sequestrerei tessera elettorale e passaporto a una buona metà del paese”. Boom.
Per il sindaco l'ironia è un'altra cosa e l'offesa è di quelle che non possono essere lasciate impunite. Benevento e i sanniti non si toccano. E così la risposta che annuncia battaglia legale non si fa attendere. "Che la signorina Selvaggia Lucarelli stando al sole della Thailandia, di certo più forte e pericoloso per gli effetti che produce sulle persone, parli male di me è oltremodo accettabile", esordisce piccato Mastella.
“Ho letto negli tante valutazioni cretine per cui una in più o una in meno lascia il tempo che trova, ma è inaccettabile e insopportabile che lei attraverso un post sui social offenda la città di Benevento, la democrazia elettorale e la mia gente", prosegue.
E conclude con l'artiglieria pesante annunciando di voler richiedere l'intervento dell'ordine dei giornalisti per valutare "se esistano condizioni deontologiche superate con incredibile banalità, tali da richiederne l'intervento. Nel frattempo ho dato mandato al mio avvocato di querelare la Selvaggia, molto selvaggia, rozza Lucarelli per tutelare non il mio nome, ma quello della mia città”.