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Spettacoli
Musica. Battelli replica a Live Nation

Musica. Battelli risponde a Live Nation

"Siamo alla follia pura, la scena è questa: Forum di Assago a Milano, concerto di Sting, primo evento con il biglietto nominale obbligatorio. L'organizzatore dell'evento, Live Nation (che da sempre osteggia questa norma e che, lo ricordo per onor di cronaca, in America ha ammesso di aver girato 88.000 biglietti a prezzo maggiorato sui siti di secondary ticketing per il concerto dei 'Metallica') sale sul palco e avvisa il pubblico che l'artista è pronto ma inizierà a cantare in ritardo perché molte persone sono ancora in coda ai cancelli per i controlli dei documenti imposti da una 'legge iniqua'. Voglio usare un solo aggettivo per definire questo siparietto: VERGOGNOSO. Trovo allucinante e fuori dal mondo che una società privata utilizzi un palco per un comizio contro una legge dello Stato". Lo scrive, su Facebook, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli, primo firmatario della legge per il contrasto al secondary ticketing. "Aggiungo che se Live Nation che, nei mesi scorsi, ha fatto entrare 60.000 persone allo Stadio Olimpico di Roma in occasione del concerto di Ed Sheeran (evento con biglietto nominale per richiesta dello stesso artista, dunque pre legge), - prosegue Battelli - ha avuto difficoltà a far entrare 10.000 spettatori al Forum di Assago, il problema non è la norma bensì l'organizzatore che ha creato un disservizio agli spettatori. Mi spingo a dire: CHE HA VOLUTO CREARE un disservizio agli spettatori per demonizzare, ancora una volta, una legge pensata per i cittadini, per consentirgli di partecipare a un evento a un prezzo giusto senza che qualcuno possa lucrare sulle loro passioni".

"Non siamo nati ieri, avevamo messo in conto situazioni come queste. Alcune 'scuse' fanno addirittura sorridere: "Abbiamo registrato il caso di una signora di 70 anni che ha rinunciato a vedere il concerto, aveva ricevuto il biglietto di Sting in regalo dal suo medico che oggi era impossibilitato a venire al concerto perché è in sala operatoria" ha detto Live Nation a Francesco Prisco del Sole 24 Ore. Non metto in dubbio la 'sfortuna' della povera signora che avrei davvero piacere di incontrare, ma i casi limite ci saranno sempre. Le leggi non possono prevedere se, è l'esempio tipico fatto da Live Nation in tutte le radio italiane, mi romperò una gamba dieci minuti prima del concerto e non potrò partecipare e rivendere il biglietto in quel lasso di tempo. Scuse. Che non serviranno a fermarci: indagheremo su quanto accaduto, su quanti steward sono stati impegnati nelle pratiche di controllo dei documenti (stesso meccanismo previsto per i biglietti aerei), se davvero c'è stato un disservizio e quante persone sono state coinvolte".

"Quella contro il secondary ticketing è una battaglia giusta, la legge tutela gli spettatori e gli artisti. Gli organizzatori se ne facciano una ragione e, invece di accampare scuse, si mettano in regola e facciano proposte costruttive per migliorarla, non per affossarla" conclude Battelli.

Musica. Battelli: Code al concerto di Sting? Colpa degli organizzatori non della legge 

"Leggo che dal palco del Forum di Assago, dove è in corso il concerto di Sting l'organizzatore, Live Nation, ha annunciato che l'evento sarebbe iniziato in ritardo per colpa della nostra legge contro il secondary ticketing, cioè il bagarinaggio fisico e online. Una legge che parla chiaro, che ha coinvolto tutti gli stakeholder nella stesura e che ha previsto anche tempi per l'adeguamento. Live Nation sa bene che concerti, anche molto affollati, si sono svolti regolarmente senza intoppi. Se qualcosa non ha funzionato quindi, la responsabilità non è da ricercare fuori ma all'interno, forse in quegli stessi organizzatori che stanno tentando da mesi di affossare questa norma". Così, in una nota, il presidente della Commissione per le Politiche Ue della Camera Sergio Battelli primo firmatario della legge M5S per il contrasto del secondary ticketing.

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