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Spettacoli
Rai, Gad Lerner: ecco la vera cifra che prenderà al mese il conduttore
Gad Lerner, conduttore de L'Approdo
in onda a partire dal 3 giugno su Rai3

Gad Lerner si appresta a rientrare in Rai, e precisamente sulla Terza Rete, con un nuovo programma  dal titolo L'Approdo (in omaggio alla storica trasmissione culturale condotta da Edmonda Aldini e Giancarlo Sbragia dal 1963 in avanti). La data del ritorno in Tv è fissata per oggi, lunedì 3 giugno, in seconda serata con un'inchiesta sulla Lega.

Ovviamente, non appena Lerner qualche giorno fa, nel salotto di Lilli Gruber, ha dato l'annuncio della sua nuova avventura, Matteo Salvini non ha esitato a scagliarsi contro uno dei suoi nemici storici. Gad Lerner fa parte infatti, assieme a Fabio Fazio e a Roberto Saviano, di quella Trimurti di "comunisti con il Rolex" o di "radical chic" che dir si voglia, perfetti come "nemici esterni" da utilizzare come strumento per fomentare l'elettorato del "Capitano" (e non solo). E una puntata di un nuovo programma di Lerner interamente dedicata alla Lega, che non si prospetta ovviamente una celebrazione delle vittorie elettorali né tantomeno un panegirico del Ministro dell'Interno, non poteva non finire nel mirino di quest'ultimo.

Ma è doveroso chiarire un punto importante. Il conduttore non percepirà 60mila euro a puntata per le cinque previste come hanno sottolineato alcune testate giornalistiche, bensì una cifra del tutto inferiore. Viale Mazzini ha infatti rivelato che il compenso di Gad Lerner per la sua nuova fatica televisiva sarà assai più ridotto, vale a dire 69mila euro lordi. Tale cifra si riferisce a sei mesi di lavoro,  ovvero  - al netto delle tasse - 5.733 euro mensili, come fa notare Luca Bottura sul quotidiano La Repubblica. Una cifra irrisoria rispetto a certi cachet milionari, e non esattamente uno "sperpero" di denaro pubblico. Precisiamo inoltre che, ospite della prima puntata de L'Approdo, assieme a Luciano Canfora, Lerner ha invitato il filosofo Marco Tarchi, non esattamente un'icona della Sinistra né intellettuale di riferimento "piddino". 

Il fatto è che, in un panorama politico, sociale e culturale tristemente dominato dal tifo da stadio, se anche Gad Lerner avesse accettato di condurre il programma gratuitamente o lo avesse sovvenzionato di persona, le polemiche sarebbero sorte comunque, in quanto oggigiorno vige la dinamica della totale e radicale cancellazione delle voci contrarie. Un'idiosincrasia che non vale solo per la Lega, ma che tocca tutte le forze politiche. Accadeva con Silvio Berlusconi al potere, quindi nell'era Renzi e ora la stessa storia prosegue con il governo giallo-verde. Lerner infastidisce una certa parte dell'elettorato in quanto Lerner, con tutto ciò che rappresenta nell'immaginario delle varie accanite tifoserie, non per eventuali compensi più o meno (come in questo caso) faraonici. E oggigiorno, nella retorica del "c'è gente che non arriva alla fine del mese!", anche mille euro mensili possono diventare pietra dello scandalo, ovviamente se percepiti da qualcuno della parte avversa. Così come centinaia di migliaia di euro o più possono essere ritenuti bruscolini, nel caso in cui li guadagni uno dei "nostri". 

Gad è ora atteso alla grande prova degli ascolti Tv e del responso Auditel, vera cartina di Tornasole relativa alla bontà dell'investimento di Viale Mazzini. E a quel punto, dati alla mano, analizzando costi e ricavi, torneremo sulla vicenda. 

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