Rai Sport, il piano editoriale slitta. E' caos a un mese da Euro 2016
Grande agitazione in Rai per il piano editoriale legato allo Sport. Anzaldi (Pd): "Situazione di grave caos"
Il direttore di Rai Sport, Gabriele Romagnoli doveva presentare finalmente il tanto atteso piano editoriale. Inve nulla di fatto. L’appuntamento (previsto per giovedì alle 11) è stato cancellato. Motivo? Il documento ancora non è passato al vaglio del consiglio di amministrazione di viale Mazzini. Pare per una dimenticanza. Nemmeno tanto banale visto che si è bloccato tutto il processo.
"Ad oggi non è stato possibile sottoporlo ai consiglieri", si legge nella comunicazione aziendale. Tutto è rimandato al cda del 25 maggio. Il comitato di redazione considera questo un "inaccettabile rinvio", denunciando una "grave violazione" dei termini di legge. Infatti il piano editoriale andrebbe presentato entro i 60 giorni dall’insediamento del direttore e Romagnoli è in carica dal 7 marzo.
C'è grande subbuglio nella redazione visto che a fine 2016 sparirà uno dei due canali di Rai Sport.
Non solo. A un mese dall'inizio di Euro 2016 la squadra di telecronisti e commentatori non è ancora ufficiale. E la trasmissione principale sul calcio andrà in onda su Raiuno con la conduzione di Flavio Insinna: alla meglio un giornalista di Raisport (si mormora Enrico Varriale) potrà fargli da spalla.
A Dribbling su Raidue in pole ci sono Simona Rolandi. Paola Ferrari su Raiuno probabilmente racconterà i 5 minuti del pre partita e i 10 del post partita.
Anzaldi (Pd): "Grave caos a Rai Sport"
"Il grave caos che sta colpendo la redazione di Raisport rappresenta un altro colpo all'informazione in Rai. Si fatica a capire quale sia la bussola dell'azienda su questo settore, il più strategico per il servizio pubblico". Risponde così, il segretario della commissione di Vigilanza Rai Michele Anzaldi (Pd), alla richiesta di commentare il rinvio dell'approvazione del piano editoriale del neodirettore di Raisport, Gabriele Romagnoli.
"Richiami dell'Agcom, violazioni che emergono - spiega il deputato dem - dal monitoraggio dell'Osservatorio di Pavia, nomine annunciate e poi ritirate, le incertezze sui programmi di informazione come 'Virus' che non si sa che fine farà, ora anche la confusione a Raisport. Nel pieno del Giro d'Italia, a poche settimane dagli Europei di calcio e dall'inizio della strategica stagione estiva che porterà la Rai a seguire le Olimpiadi di Rio come official broadcaster, non è possibile che la redazione sportiva si trovi senza certezze e senza un piano editoriale che è atteso dal 7 marzo, quando si è insediato il nuovo direttore".
"A creare ancora più sconcerto - prosegue Anzaldi - è l'errore che sarebbe stato commesso nella presentazione del piano: in un'azienda dove ci sono decine di direttori e dirigenti, spesso anche sopra al tetto fissato per gli stipendi dei manager pubblici, come è stato possibile 'dimenticare' il passaggio del documento con i consiglieri di amministrazione e il direttore generale?".