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5G, il M5s teme rischi sanitari. Ma sempre il M5s li riteneva una fake news

"È vero che con il 5G saremo più esposti ai campi elettromagnetici? No. L’esposizione ai campi elettromagnetici è stabilita dalla legge e nel caso dell’Italia possiamo stare tranquilli perché i valori fissati sono tra i più bassi al mondo. È vero che non si conoscono gli effetti delle emissioni del 5G? Falso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha già studiato gli effetti dei campi elettromagnetici anche per le frequenze utilizzate dal 5G. Quello che dovete sapere è che le frequenze del 5G saranno in gran parte quelle che servono per il digitale terrestre – quelle con cui vedete la tv ad esempio – e anche quelle utilizzate per portare internet a casa vostra mediante connessione wireless. Sono frequenze già conosciute e che fanno parte della nostra quotidianità da tempo".

Così recitava un articolo pubblicato nel giugno 2019 su Il Blog delle Stelle. Ora però, a distanza di sette mesi, lo stesso M5s ha scritto alla Commissione europea per chiedere chiarimenti riguardo alla regolamentazione comunitaria sui limiti per i campi elettromagnetici in relazione alla tecnologia 5G. "Ho scritto alla Commissione Europea per capire perché nella definizione dei limiti all’esposizione ai campi elettromagnetici non vengono considerate le nuove evidenze scientifiche", ha spiegato su Twitter Piernicola Pedini, eurodeputato e portavoce del M5s al Parlamento europeo.

"La Commissione Europea ieri ha illustrato le regole e le restrizioni che i Paesi membri dovranno applicare nel campo del 5G. Resta fuori il tema dei rischi per la salute. Noi ne parliamo domani, a Filiano", ha scritto in un successivo tweet Pedicini, facendo riferimento a un incontro organizzato in provincia di Potenza e intitolato proprio "La tecnologia 5G in Ue e i rischi per la salute". 

Legittimo chiedere chiarimenti, ci mancherebbe. Anche se, nello stesso post dello scorso giugno pubblicato da Il Blog delle Stelle, si concludeva: "Quindi, nessun allarmismo e nessun pericolo, come ha evidenziato anche l’istituto Superiore della Sanità. Il 5G porterà nuovi servizi per i cittadini e sarà la base per lo sviluppo digitale del paese, quindi andiamo avanti su questa strada con la massima fiducia".

Non si può non ricordare, peraltro, che il M5s ha più volte promosso l'impegno di aziende impegnate nello sviluppo della rete 5G, in primis la cinese Huawei.  Allo stesso modo, va sottolineato che Pedicini si già contraddistinto per la propria autonomia decisionale in ambito comunitario come quando, solo qualche settimana fa, aveva votato no alla fiducia alla Commissione von der Leyen insieme al collega Ignazio Corrao. 

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