Arrestato in Germania il "nipote di Merlino"
Il druido nazista Burghard B. a capo dell' organizzazione
Burghard B. (62) noto come Burghard von Buchonia alias “nipote di Merlino” è stato arrestato mercoledì scorso insieme ad altre sei persone dalla polizia federale tedesca con l’accusa di far parte con un ruolo direttivo di una organizzazione neonazista, il “Reichsburger” (“Cittadini dell’Impero”) che non riconosce l’autorità della Repubblica federale (ad esempio non pagano le tasse e sono convinti della necessità storica di restaurare il Reich) e che conta circa 10 mila adepti.
Sempre secondo la polizia il gruppo stava pianificando attentati contro rifugiati ed ebrei e nella perquisizione sono state trovate armi ed anche molotov e munizioni.
B. B. diceva di sé stesso nel 2008:
“Sono nato in una notte d’inverno di 2500 anni fa e fui affidato a mio zio Merlino”, da cui il soprannome con cui lo hanno definito i media tedeschi.
I legami tra nazismo ed esoterismo sono stati sempre presenti in un certo substrato culturale germanico (cfr. http://cronologia.leonardo.it/mondo23aa.htm) quantomeno a livello simbolico e sono stati “sdoganati” dal politologo Giorgio Galli nel suo libro “Hitler e il nazismo magico” anche se tra gli storici ortodossi vi è una certa resistenza all’accettazione di queste tesi.
Così il “druido nazista” come è stato subito soprannominato dopo l’arresto era dedito a riti pagani come il festeggiamento dei ritmi della natura come gli equinozi e i solstizi.
Tuttavia negli ultimi tempi il druido si era radicalizzato (come aveva riportato il gruppo di sinistra Indymedia) e aveva pubblicato messaggi minacciosi contro gli islamici e gli ebrei.
Scriveva infatti sui social nel 2015: “Realizzerete che le dodici stelle di Israele e dell’Unione europea significano distruzione” ed ancora qualche mese dopo: “Le antiche tradizioni non si applicano agli ebrei, i musulmani, i rifugiati e la sporca e stupida gente di sinistra”.
Il druido tuttavia era conscio che la polizia lo teneva d’occhio ed infatti nell’aprile dello scorso anno scriveva: “Per la Repubblica federale tedesca sono un pericolo” anche se c’è da segnalare come dei membri della stessa polizia bavarese (tra cui un commissario) si fossero avvicinati al movimento e per questo sono stati allontanati dal corpo.