Il Congo sospende le adozioni internazionali
Rischia di complicarsi ulteriormente la vicenda delle 25 coppie italiane bloccate in Congo perché le autorità locali non concedono i visti ai loro bambini presi in adozione. Il governo di Kinshasa ha ribadito agli ambasciatori di Italia, Stati Uniti, Francia, Belgio, Canada e Regno Unito di voler sospendere per un anno tutte le procedure. I ministri Emma Bonino e Cecile Kyenge hanno assicurato massimo impegno per riportare gli italiani a casa.
"Utilizzare ogni possibile strumento diplomatico per vincere le resistenze delle autorità congolesi e condurre ad un esito positivo l'azione fin qui svolta". Luigi Manconi, presidente della commissione per la tutela dei diritti umani del Senato, ha rivolto un appello ai ministri degli Esteri, Bonino, e dell'Integrazione, Kyenge, "perche' portino al massimo livello l'azione condotta in favore delle 24 coppie che tuttora si trovano in Congo per condurre a casa i loro figli adottivi". I coniugi italiani, aggiunge, sono costretti "in condizioni di estrema difficolta' con scarsita' di acqua e farmaci, e rischiano gravi conseguenze sia in termini di salute che di disagio psicologico".