Trump annuncerà oggi Gerusalemme capitale d'Israele. Paesi arabi: "Pace addio"
Oggi il presidente Donald Trump riconoscerà Gerusalemme oggi come capitale di Israele
Gerusalemme: Trump la riconoscera' oggi capitale di Israele
Il presidente Donald Trump riconoscera' Gerusalemme oggi come capitale di Israele. Lo ha reso noto un alto funzionario dell'amministrazione Usa precisando che l'annuncio e' previsto alle 13 dalla Casa Bianca. Trump "dira' che il governo degli Stati Uniti riconosce che Gerusalemme e' la capitale di Israele", ha detto il funzionario dell'amministrazione parlando in condizioni di anonimita'
"Trump considera questo un riconoscimento della realta': della realta' storica e della realta' moderna", ha riferito la fonte della Casa Bianca, indicando che il presidente ordinera' il trasferimento dell'ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme. "Ma ci vorra' tempo per individuare il sito, progettare una nuova struttura, finanziarla e costruirla", ha precisato il funzionario segnalando che lo spostamento della sede diplomatica non sara' immediato. "Ci vorranno anni, non mesi, richiedera' tempo", ha aggiunto.
Trump intende cosi' mantenere quella promessa fatta durante la campagna elettorale e poi riconfermata nel dicembre dello scorso anno quando indico' David Friedman come ambasciatore Usa in Israele, un diplomatico che si e' sempre espresso a favore di Gerusalemme capitale, status proclamato dal parlamento dello stato ebraico nel 1980 ma non accettato da buona parte della comunita' internazionale.
I paesi arabi: "Addio alla pace"
Per i Paesi arabi piu' influenti della regione, la dichiarazione di Gerusalemme capitale da parte di Trump equivale alla pietra tombale sul processo di pace piu' lungo degli ultimi 50 anni. La Casa Bianca ritiene invece che tale scelta non compromettera' i colloqui di pace. "Il presidente Trump resta impegnato per il raggiungimento di un accordo di pace duraturo tra israeliani e palestinesi ed e' ottimista sul fatto che la pace sia raggiungibile", ha rimarcato un secondo funzionario dell'amministrazione. "Il presidente e' pronto a sostenere la soluzione dei due stati - ha aggiunto - se le parti concordano".