Ucraina, più aiuti militari e Macron pronto a disinnescare la bomba Trump-Putin: la doppia strada Ue per salvare Kiev - Affaritaliani.it

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Ucraina, più aiuti militari e Macron pronto a disinnescare la bomba Trump-Putin: la doppia strada Ue per salvare Kiev

Da un lato il vertice Ue e gli aiuti militari promessi dall’Alta rappresentante Kallas, dall’altro il viaggio di Macron negli Stati Uniti per convincere Trump a non abbandonare Kiev agli umori di Putin

di Francesco Crippa

La doppia strada dell’Europa per salvare l’Ucraina

Nel momento diplomaticamente più difficile per Kiev, abbandonata (a parole) da Donald Trump, l’Europa si impegna per rafforzare il suo sostegno all’Ucraina. Lo fa percorrendo due strade: una istituzionale, con iniziative concrete attivate dai rappresentati dell’Unione, e una più diplomatica, affidata alla bravura e alla fortuna di Emmanuel Macron, che lunedì 24 febbraio è volato a Washington per discutere a tu per tu con il presidente degli Stati Uniti.

Con l’inizio del quarto anno di guerra, il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa ha annunciato la convocazione, il 6 marzo, di un vertice straordinario per discutere di come sostenere l’Ucraina e di quale strategia elaborare davanti al piano di Trump di procedere a trattative per la pace senza coinvolgere Kiev e Bruxelles. “Stiamo vivendo un momento decisivo per l'Ucraina e la sicurezza europea”, ha detto Costa dando notizia del summit. “Nelle mie consultazioni con i leader europei, ho sentito un impegno condiviso ad affrontare queste sfide a livello di Ue: rafforzare la difesa europea e contribuire in modo deciso alla pace nel nostro continente e alla sicurezza a lungo termine dell’Ucraina”.

Il vertice del 6 marzo non è l’unica iniziativa dell’Ue. L’Alta rappresentante per gli Affari esteri Kaja Kallas ha infatti preparo un nuovo piano di aiuti militari da sottoporre ai ministri competenti. Si tratta di forniture militari: munizioni da artiglieria, sistemi di difesa aerea e missili, per un ammontare complessivo che balla tra i sei e i 20 miliardi di euro. Nel frattempo, l’Ue ha approvato il sedicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia, con il voto favorevole anche dell’Ungheria. “Da tre anni, la Russia bombarda incessantemente l'Ucraina, sperando di appropriarsi di terre che non le appartengono”, ha commentato Kallas in un comunicato. “Ogni pacchetto di sanzioni priva il Cremlino dei fondi necessari per condurre questa guerra”.

La responsabile della diplomazia Ue sarà a Washington il 25 febbraio per incontrare il segretario di Stato Marco Rubio e discutere con lui del futuro dell’Ucraina. Lo stesso tema è al centro del colloquio tra Emmanuel Macron e Donald Trump. Il presidente francese, con un giorno di anticipo su Kallas, è andato negli Stati Uniti per incontrare il presidente statunitense e provare a convincerlo a non svendere la pace agli interessi di Vladimir Putin. ”Non puoi essere debole di fronte al presidente Putin. Non è da te, non è il tuo marchio di fabbrica, non è nel tuo interesse. Come puoi poi essere credibile di fronte alla Cina se sei debole di fronte a Putin?”, ha dichiarato di volergli dire. Macron non è nuovo a queste iniziative personali: all’inizio del conflitto, per esempio, era volato a Mosca per incontrare lo zar, tornando a Parigi a mani vuote. Secondo il Times, il messaggio che il presidente francese porterà all’omologo statunitense è condiviso con il premier inglese Keir Starmer, che incontrerà Trump il 27 febbraio sempre alla Casa Bianca.

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