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Francia, Parigi blindata per l’apertura di Notre Dame: attesi Meloni e Mattarella. Il compromesso dei socialisti con Macron
La riapertura a cinque anni dall'incendio: attesi 40 capi di Stato

Notre Dame si prepara alla riapertura

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Notre Dame si prepara alla riapertura

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Notre Dame si prepara alla riapertura

Notre Dame si prepara alla riapertura
Francia, i socialisti trattano per il nuovo governo mentre Notre-Dame riapre al mondo
Mentre Emmanuel Macron cerca una soluzione che possa sbloccare l’impasse in cui è piombato il paese dopo il crollo del governo Barnier, Parigi riapre le porte di Notre-Dame con una cerimonia che vede la partecipazione di leader mondiali come Donald Trump, Volodymyr Zelensky, Giorgia Meloni e Sergio Mattarella. A cinque anni dall'incendio che ha distrutto la cattedrale, la capitale francese si blinda per l'evento. Ma la politica interna del paese è tutt'altro che stabile.
Emmanuel Macron è alle prese con una crisi politica senza precedenti. Dopo la caduta del governo di Michel Barnier, sta cercando di formare un "governo di interesse generale" che unisca il centrosinistra e il centrodestra. Il Partito socialista, con il segretario Olivier Faure, ha mostrato disponibilità a negoziare con Macron, ma la proposta ha scatenato l'opposizione di Jean-Luc Mélenchon e del suo partito La France Insoumise, che accusano Faure di tradire la sinistra. Il dibattito si concentra sulle riforme delle pensioni, e il futuro di Macron sembra sempre più incerto.
A destra, Marine Le Pen non partecipa al dialogo, ma continua a minacciare nuove mozioni di sfiducia contro il governo. I Républicains, tuttavia, si rifiutano di allearsi con la sinistra e preferiscono mantenere una posizione di opposizione. Alcuni suggeriscono nomi come François Bayrou o Xavier Bertrand per il ruolo di primo ministro, ma le difficoltà di trovare una soluzione politica stabile rimangono.
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Sul fronte economico, la situazione non è migliore. Il debito pubblico è in crescita e lo spread sta aumentando, aggravando ulteriormente la crisi politica. Macron è sotto pressione, con la campagna per la manovra finanziaria 2025 che si avvicina e la necessità di risolvere le divisioni interne per evitare un'impasse. Nel frattempo, la partecipazione di Giorgia Meloni all'evento, nonostante i disguidi di protocollo, riflette l'importanza dei legami tra Italia e Francia. La sua presenza, insieme a quella di Mattarella, Trump e Zelensky, segna un momento di grande rilevanza internazionale per la Francia, mentre il paese lotta per risolvere la sua crisi politica interna.