Gran Bretagna, caos Labour. Corbyn minaccia di denunciare il suo partito
Si fa sempre più rovente lo scontro interno al Partito laburista
Si fa sempre piu' rovente lo scontro interno al Partito laburista dopo la sconfitta nel referendum sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea: la corsa alla leadership sta subendo un'accelerazione con l'annuncio che la deputata Angela Eagle domani lancera' la sua sfida al contestatissimo leader Jeremy Corbyn. Secondo quanto riferisce la stampa britannica, in un clima interno da resa dei conti, persino i termini della corsa alla leadership sono argomento di scontro: il fatto e' che mentre per la scelta del leader votano tutti gli iscritti al partito, tra i quali sono in maggioranza i militanti sindacali e quelli di estrema sinistra, le candidature devono raccogliere l'appoggio di una quota minima di deputati laburisti alla Camera dei Comuni o al Parlamento europeo. Ebbene la Eagle ha il sostegno di oltre i 51 voti richiesti, cosi' come il dimissionario ministro-ombra al Welfare Owen Smith, che dovrebbe annunciare la sua candidatura nei prossimi giorni; Corbyn invece e' inviso ai suoi stessi parlamentari.
La data-chiave sara' martedi' 12 luglio, quando si riunira' il Comitato esecutivo nazionale (Nec) del partito per risolvere la contesa tra quanti sostengono che anche Corbyn debba sottostare alla regola e quelli secondo cui invece il leader in carica non ne ha bisogno. A rendere ancora piu' drammatica la riunione di martedi' sono arrivate le aperte minacce rivolte da Corbyn: secondo quanto riferisce oggi domenica 10 luglio il quotidiano conservatore "The Telegraph", Corbyn fara' causa al partito se i 33 membri del Nec non autorizzeranno in ogni caso la presenza del suo nome sulla scheda che sara' sottoposta agli iscritti nelle elezioni interne in programma a settembre; pretende cioe' una candidatura automatica, senza le regolamentari firme di parlamentari a sostegno cosi', in quanto "leader in carica" (nonostante il fatto che oltre l'80 per cento dei parlamentari laburisti la scorsa settimana abbia votato una mozione di sfiducia contro di lui).