Esteri
Guerra Israele, Trump pubblica il piano di pace: "Ostaggi liberi in 72 ore, a Gaza organismo di transizione con Blair". Ok di Netanyahu
Il tycoon: "Se Hamas non accetta il piano di pace, Israele libero di agire"

Trump e Netanyahu (Foto Lapresse)
Trump: "Se Hamas non accetta Piano, Israele libero di agire"
"Hamas è l'unica a non aver ancora accettato" il piano della Casa Bianca su Gaza. Lo ha sottolineato il presidente Usa, Donald Trump, avvertendo che in caso di rifiuto della proposta americana da parte del gruppo palestinese, Israele avrà l'appoggio degli Stati Uniti per agire di conseguenza.
In conferenza stampa dopo i loro colloqui alla Casa Bianca.
Il presidente degli Stati Uniti ha ringraziato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, e i leader mondiali per aver contribuito a realizzare il suo piano per la pace a Gaza; ne ha elencati alcuni tra cui Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Giordania, Turchia, Indonesia, Pakistan, Egitto. Molti di questi, ha detto Trump, saranno importanti per "trattare" con Hamas.
"Spero che si raggiunga un accordo di pace e, se Hamas lo rifiuta, cosa sempre possibile, rimarranno solo loro. Tutti gli altri l'hanno accettato. Ma ho la sensazione che avremo una risposta positiva", ha aggiunto il presidente americano. Trump ha però avvertito che se Hamas non accetterà, Israele avrà il "pieno appoggio" degli Stati Uniti per "fare ciò che deve fare".
Trump ringrazia Netanyahu: "Ha accettato Piano su Gaza"
Il presidente Usa Donald Trump ha ringraziato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, per aver accettato il suo Piano per la Striscia di Gaza. "Questo è un giorno molto, molto importante, potenzialmente uno dei più grandi giorni di sempre per la civiltà", ha detto Trump in conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con Netanyahu, che ha ringraziato "per essersi impegnato davvero e aver fatto un buon lavoro".
"Abbiamo lavorato bene insieme, come abbiamo fatto con molti altri Paesi", ha aggiunto. Il presidente degli Stati Uniti ha parlato di "un giorno storico per la pace" e ha riferito che nel suo colloquio con Netanyahu hanno discusso "su come porre fine alla guerra a Gaza".
"Ma è solo una parte del quadro generale", ha poi sottolineato. "Chiamiamola pace eterna in Medio Oriente", ha proseguito Trump continuando a ringraziare il collega israeliano "per aver accettato il piano".
Casa Bianca: "Trump guiderà transizione a Gaza con Blair"
Il presidente Usa, Donald Trump guiderà il governo di transizione di Gaza secondo il piano Trump diffuso in modo completo dalla Casa Bianca prima della conferenza stampa di Trump col premier israeliano, Benjamin Netanyahu, a Washington. Il piano in 20 punti sembra simile al piano in 21 punti emerse oggi. Non è chiaro chi abbia accettato e se verrà attuato.
Ma un punto che evidenzia è che, se i combattimenti dovessero cessare, Gaza passerà sotto il controllo di un governo di transizione guidato da Trump, che includerà e attribuirà un ruolo anche all'ex primo ministro britannico Tony Blair.
Gaza sarà "governata sotto un’amministrazione transitoria temporanea costituita da un comitato palestinese tecnocratico e apolitico, responsabile della gestione quotidiana dei servizi pubblici e dei municipi per il popolo di Gaza", si legge in uno dei passaggi contenuti nel piano di Donald Trump per Gaza e reso pubblico dalla Casa Bianca.
"Questo comitato - continua - sarà composto da palestinesi qualificati ed esperti internazionali, con supervisione di un nuovo organismo internazionale transitorio, il 'Board of Peace', guidato e presieduto dal presidente Donald J. Trump, con altri membri e capi di Stato che saranno annunciati, incluso l’ex primo ministro Tony Blair".
"Questo organismo - si legge - definirà il quadro operativo e gestirà i finanziamenti per la riqualificazione di Gaza fino a quando l’Autorità Palestinese avrà completato il suo programma di riforme, come previsto in varie proposte, incluso il piano di pace del presidente Trump del 2020 e la proposta saudita-francese, e potrà riprendere il controllo di Gaza in modo sicuro ed efficace”.
Piano Trump per Gaza, dopo accordo via agli aiuti
Ripresa degli aiuti umanitari a Gaza in collaborazione con le Nazioni Unite. E’ uno dei punti contenuti nel piano di pace di Donald Trump, e pubblicato dalla Casa Bianca. "All’accettazione di questo accordo - si legge - gli aiuti saranno immediatamente inviati nella Striscia di Gaza. Come minimo, le quantità di aiuti saranno coerenti con quanto previsto dall’accordo del 19 gennaio 2025 riguardante gli aiuti umanitari, compresa la riabilitazione delle infrastrutture (acqua, elettricità, fognature), la riabilitazione di ospedali e panifici, e l’ingresso delle attrezzature necessarie per rimuovere le macerie e aprire le strade".
"L’ingresso e la distribuzione degli aiuti nella Striscia di Gaza - continua il documento - procederanno senza interferenze da parte delle due parti, tramite le Nazioni Unite e le sue agenzie, la Mezzaluna Rossa e altre istituzioni internazionali non associate in alcun modo a nessuna delle due parti. L’apertura del valico di Rafah in entrambe le direzioni sarà soggetta allo stesso meccanismo previsto dall’accordo del 19 gennaio 2025”.
Piano Trump per Gaza: "Ostaggi liberi in 72 ore"
Tutti gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas dovranno essere liberi entro 72 ore, vivi o morti. E’ quanto si legge nel piano per Gaza voluto da Donald Trump e pubblicato dalla Casa Bianca.
Netanyahu: "Mai più attacchi a Doha". Qatar: "Continuiamo a contribuire a stabilità regione"
"Israele non condurrà più attacchi" contro il Qatar "in futuro" come quello del 9 settembre scorso. Lo ha assicurato il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel colloquio telefonico che ha avuto con il premier del Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani, secondo quanto riferisce la Casa Bianca in una nota. Al Thani dal canto suo "ha accolto con favore queste rassicurazioni, sottolineando la disponibilità del Qatar a continuare a contribuire in modo significativo alla sicurezza e alla stabilità della regione".
"Il primo ministro Netanyahu ha espresso il proprio impegno in tal senso", prosegue la nota, nella quale si riferisce anche che il premier israeliano "ha espresso il suo profondo rammarico per il raid" contro Hamas a Gaza che "ha ucciso inintenzionalmente una guardia di sicurezza qatariota". E Netanyahu "ha espresso rammarico per il fatto che, colpendo la leadership di Hamas durante i negoziati sugli ostaggi, Israele ha violato la sovranità del Qatar".
Da Trump "modifiche sensibili" a piano dopo incontro con Netanyahu
Il team del presidente statunitense Donald Trump - dopo l'incontro con il premier Benjamin Netanyahu e il ministro degli Affari strategici israeliano Ron Dermer - ha introdotto "cambiamenti sensibili" nella proposta di pace per Gaza, al fine di renderla più "realistica" per Israele. Lo ha riferito a Channel 12 un alto funzionario vicino al premier.
Secondo la stessa fonte, restano tuttavia seri ostacoli: "Sappiamo che Hamas non accetterà di disarmare. Non sono pronti a rilasciare gli ostaggi in un’unica fase, né a liberarli tutti senza una garanzia assoluta che la guerra sia finita. E anche in quel caso, resta il dubbio che manterranno la parola data".
Netanyahu da Trump, discusso il piano di pace anche con al-Thani
Donald Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu e il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman bin Jassim Al Thani, hanno parlato di "una proposta per porre fine alla guerra a Gaza, delle prospettive per un Medio Oriente più sicuro e della necessità di maggiore comprensione tra i due Paesi".
Lo rende noto la Casa Bianca, dopo la conferma del colloquio telefonico a tre. Trump ha "elogiato entrambi i leader per la loro volontà di fare passi verso una maggiore cooperazione nell'interesse della pace e della sicurezza per tutti".