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Open Fiber, completato il Piano banda Ultra Larga in Trentino: realizzati 2.428 chilometri di rete in fibra ottica
Gola (Open Fiber): “Oggi la nostra priorità è favorire la crescita del take-up, pur restando aperti a valutare nuovi investimenti”

Open Fiber, annunciato il completamento del Piano Bul in Trentino con 2.428 chilometri di rete in fibra ottica: fondamentale il contributo della Provincia autonoma di Trento
Si è tenuta oggi presso Palazzo della Provincia autonoma di Trento, la conferenza stampa per annunciare il completamento del Piano Banda Ultra Larga (Bul) in Trentino, che ha portato la connettività ultraveloce in 164 dei 166 comuni del territorio provinciale, dei quali 161 sono raggiunti dalla rete FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa).
Hanno portato a compimento la complessa opera infrastrutturale, la Provincia autonoma di Trento, Infratel Italia, Open Fiber e Trentino Digitale all’ambito di un piano iniziato nel 2018, frutto dell’accordo tra il Ministero delle Imprese e del Made in Italy e la Provincia autonoma di Trento, con il supporto delle rispettive società in-house Infratel e Trentino Digitale, ed ha visto Open Fiber nel ruolo di soggetto esecutore.
L’intesa ha raggiunto l’obiettivo di portare la connettività ultraveloce nei 161 Comuni delle Aree Bianche del Trentino, ovvero le zone periferiche a fallimento di mercato escluse dagli investimenti privati. Restano fuori, salvo piccole porzioni, le aree nere, corrispondenti ai cinque maggiori Comuni (Trento, Rovereto, Riva, Arco e Pergine) con circa 216 mila residenti, dove gli operatori di telecomunicazioni hanno realizzato autonomamente la rete in fibra.
Il Piano BUL ha permesso la posa di 2.428 chilometri di rete e la copertura di circa 214 mila unità immobiliari (pari a 272 mila abitanti), con un tasso di attivazione del 9,8% (circa 21 mila clienti attivi), in linea con la media nazionale del 9,9%. L’investimento complessivo è stato di oltre 135 milioni di euro, di cui quasi 73 milioni a carico della Provincia autonoma di Trento tramite risorse proprie, fondi FSC e fondi FEASR destinati alle aree rurali.
Tra i relatori presenti in conferenza, Achille Spinelli, vicepresidente della Provincia autonoma ed assessore provinciale allo sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca, che ha dichiarato: “Oggi celebriamo un traguardo importante per il Trentino”. Ha sottolineato come il completamento del Piano BUL sia “il risultato di una proficua collaborazione tra pubblico e privato, che consegna al nostro territorio un’infrastruttura digitale destinata a durare nei prossimi decenni”. Spinelli ha aggiunto che la banda ultra larga rappresenta un fattore chiave per la competitività delle imprese, lo sviluppo delle aree interne e l’accesso equo ai servizi digitali, annullando il digital divide.
L’Amministratore Delegato di Infratel Italia, Pietro Piccinetti, ha spiegato che il completamento del Piano BUL in Trentino rappresenta “un risultato concreto della missione di Infratel: ridurre il divario digitale e portare connettività di qualità anche nei territori più periferici”. Ha ricordato la collaborazione con Provincia, Trentino Digitale e Open Fiber, definendo la rete “un investimento strategico per imprese, comunità locali e cittadini”.
"La chiusura del Piano BUL nella Provincia Autonoma di Trento è un traguardo essenziale per i cittadini e le attività del territorio”, ha affermato Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber. “L’infrastruttura FTTH realizzata da Open Fiber diventa così un volano per sostenere la competitività delle aziende e del turismo in un territorio conosciuto a livello internazionale per le sue qualità e unicità paesaggistiche. Ma non solo, con il completamento di questo Piano, i piccoli comuni possono avvalersi delle stesse opportunità di connessione dei grandi centri urbani, elemento necessario per contrastare lo spopolamento e ridurre il divario digitale. Ora è fondamentale promuovere ed incentivare l’adozione della rete FTTH".
Cristiana Pretto, Dirigente Generale dell’Unità di missione strategica digitalizzazione e reti della Provincia autonoma di Trento ha spiegato che completamento del Piano BUL, consente al Sistema Trentino di concretizzare investimenti e progetti strategici a beneficio di cittadini e imprese. “La nuova rete”, ha sottolineato Pretto, “concorre a strutturare in maniera decisiva l’infrastruttura digitale trentina, indispensabile per poter fruire pienamente dei servizi di nuova generazione che la Provincia sta rilasciando, anche grazie al Progetto Bandiera finanziato con fondi PNRR”. Pretto ha aggiunto che complessivamente saranno oltre 60 i nuovi servizi digitalizzati offerti alla comunità trentina, ai quali si sommano altrettanti messi a disposizione dal Consorzio dei Comuni trentini.
Il presidente di Trentino Digitale, Paolo Girardi, ha ricordato che la società “supporta la Provincia autonoma di Trento nella strategia di digitalizzazione del territorio”, mettendo a disposizione personale qualificato e infrastrutture pubbliche per accelerare il Piano BUL. Ha sottolineato che la missione resta quella di gestire e sviluppare asset strategici per rendere il Trentino più connesso e competitivo. Il direttore generale Kussai Shahin ha evidenziato che il contributo di Trentino Digitale è stato “operativo e sostanziale”, con l’accesso a 940 chilometri di cavidotti e 42 centrali, la verifica di oltre 500 progetti e il collaudo di 353 tratte. Un lavoro in sinergia con Infratel e Provincia che, ha aggiunto, ha permesso di ottimizzare tempi e risorse.
L’intervento di Open Fiber ha consentito di portare la banda ultra larga in tecnologia FTTH a circa 214 mila unità immobiliari, pari a circa 272 mila abitanti nelle aree bianche del Trentino. Nei casi in cui la posa della fibra non è stata possibile per motivi fisici o geografici, è stata comunque garantita una connessione ultraveloce tramite tecnologia FWA (Fixed Wireless Access), che ha raggiunto oltre 40 mila unità immobiliari. La nuova rete resterà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber si occuperà della sua gestione e manutenzione per i prossimi vent’anni.
L’intervista a Giuseppe Gola, Amministratore Delegato di Open Fiber
A margine della conferenza, l’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola, ha dichiarato: “Oggi è una giornata importante per la conclusione del progetto nella Provincia autonoma di Trento, un’iniziativa gestita con grande efficacia e in ottima sinergia con il territorio, la Provincia e Trentino Digitale. Siamo riusciti a connettere oltre 214 mila unità immobiliari, investendo più di 135 milioni di euro e realizzando oltre 2.400 chilometri di rete in fibra ottica. Attualmente il numero dei clienti è ancora contenuto, con un take-up intorno al 10%, pari a circa 21 mila utenti attivi. Per questo crediamo sia fondamentale, anche con il supporto delle autorità locali, lavorare per accrescere la consapevolezza dei cittadini riguardo alla disponibilità di un’infrastruttura così strategica e favorire la sostituzione della vecchia tecnologia in rame con la fibra ottica”.
“In prospettiva, riteniamo necessario un progetto nazionale di switch off del rame, così da completare il superamento delle infrastrutture obsolete. Il Trentino non è un territorio facile, soprattutto nelle aree bianche e a fallimento di mercato, dove nessun operatore privato avrebbe investito. Eppure, grazie alla collaborazione con Trentino Digitale e all’utilizzo di infrastrutture già esistenti, siamo riusciti a velocizzare i lavori e rendere la rete interamente disponibile. Open Fiber, come operatore wholesale, ha l’obiettivo di realizzare infrastrutture in fibra e metterle a disposizione degli operatori che connettono i clienti finali: oggi la nostra priorità è favorire la crescita del take-up, pur restando aperti a valutare nuovi investimenti”, ha concluso Gola.
L’intervista ad Alberto Sperandio, Responsabile Area Nord-Est di Open Fiber
Alberto Sperandio, Responsabile Area Nord-Est di Open Fiber, ha dichiarato: “Questo progetto è stato un lavoro realizzato in stretta sinergia con il territorio, con la Provincia autonoma di Trento e con Trentino Digitale in primis, ma anche con tutti gli enti che hanno autorizzato le nostre opere diffuse nelle diverse valli. Si è trattato di un’attività specificamente calibrata sul Trentino, adattando il nostro progetto nazionale a quanto era già stato fatto localmente, così da valorizzare le opere preesistenti e rispettare un territorio tanto delicato quanto prezioso”.
“Abbiamo potuto sfruttare in larga misura le infrastrutture già disponibili, anche se gestite da enti con cui non avevamo accordi nazionali, lavorando quindi con società locali trentine. In questo modo siamo riusciti a utilizzare per l’87% infrastruttura interrata esistente, riducendo quasi a zero l’uso di palifiche aeree e realizzando così una rete estremamente sicura e resistente agli eventi atmosferici. Abbiamo valorizzato sia la rete elettrica esistente, sia soprattutto quella di Trentino Digitale, già presente nei singoli comuni e che ci ha permesso di rendere ogni comune vendibile non appena completati i collegamenti alle abitazioni”, ha spiegato Sperandio.
“In molti casi, l’arrivo della fibra ha dato nuovo vigore ad attività locali: ad esempio la centrale di Dro, che ospita un importante centro artistico, oggi può organizzare eventi multimediali come se fosse a New York; oppure alcune realtà del sociale, impegnate nella cura di persone con disabilità, hanno potuto introdurre nuove strumentazioni e persino applicazioni di Intelligenza Artificiale per assistere al meglio i propri ospiti”, ha poi concluso Sperandio.
L’intervista ad Achille Spinelli, Consigliere provinciale e Assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca
Achille Spinelli, Consigliere provinciale e Assessore allo sviluppo economico, lavoro, università e ricerca, ha dichiarato: “È importante sottolineare la chiusura di un ciclo iniziato molti anni fa, che ha attraversato anche momenti difficili: ricordiamo la pandemia da Covid, le problematiche legate alla fornitura dei materiali, la ricerca di manodopera qualificata e in numero sufficiente. Tutti temi che hanno certamente rappresentato un ostacolo all’evoluzione del progetto. Oggi, però, celebriamo la conclusione di questo percorso e la chiusura del cerchio sul nostro territorio, con la connessione sostanziale della maggior parte, se non di tutti, i civici previsti”.
“Alle nostre spalle c’è stato il lavoro di molti soggetti. Oggi vogliamo ringraziare il Ministero, Infratel, Open Fiber, così come gli operatori che hanno operato sul territorio tramite appalti e subappalti. Un ringraziamento particolare va anche ai sindaci, per la pazienza e la tolleranza dimostrate nei confronti dei cantieri, anche in periodi non facili dal punto di vista turistico. È stato un lavoro di squadra, un lavoro di sistema, che consegna all’Autonomia trentina una posizione di vantaggio a livello nazionale, insieme a pochi altri territori che hanno già completato questo percorso della BUL. Per questo siamo particolarmente soddisfatti”, ha affermato Spinelli.
“Un impegno che avevamo garantito, sul quale abbiamo investito attraverso relazioni importanti e una collaborazione fondamentale a livello nazionale. Ora stiamo lavorando a un bando ad hoc, con risorse FESR, per completare i pochi civici ancora non connessi. Il risultato principale da evidenziare è che oggi il sistema è connesso, viaggia ad alta velocità ed è pienamente al passo con i tempi”, ha poi concluso Spinelli.
L’intervista di Affaritaliani a Kussai Shahin, Direttore Generale, Trentino Digitale
Kussai Shahin, Direttore Generale, Trentino Digitale, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “Per la Provincia autonoma di Trento, avere il territorio connesso in fibra ottica e poter contare sul completamento del progetto BUL significa garantire a tutte le imprese l’accesso a una connessione veloce. In termini di competitività del sistema produttivo si tratta di un risultato di grande impatto. Allo stesso tempo, per i cittadini e per coloro che scelgono di trasferirsi in Trentino, la disponibilità di una connettività all’avanguardia con prestazioni elevate rappresenta un’opportunità fondamentale, sia per i servizi pubblici sia per quelli privati”.
“Viviamo ormai in una società che è sempre più digitale, in cui tutti i servizi sono online. Disporre di una rete che consenta di usufruire di tali servizi con prestazioni eccellenti è un elemento essenziale della vita quotidiana, oggi e ancora di più nel futuro”, ha concluso Shahin.
L’intervista di Affaritaliani a Mariavittoria Mottes, Sindaca di Fai della Paganella, Assessore al consiglio delle autonomie locali con delega alla digitalizzazione
Mariavittoria Mottes, Sindaca di Fai della Paganella, Assessore al Consiglio delle Autonomie Locali con delega alla digitalizzazione, ha dichiarato ai microfoni di Affaritaliani: “La banda ultralarga rappresenta senza dubbio una grandissima opportunità per il Trentino, che va declinata in base alle caratteristiche e alle esigenze di ciascun territorio. Come Consiglio delle autonomie locali e Consorzio dei Comuni, la nostra priorità è innanzitutto quella di informare per accrescere la consapevolezza, per poi individuare insieme ai territori stessi gli sviluppi e le opportunità possibili. In questa fase iniziale, il primo passo è sicuramente un grande ascolto: raccogliere le istanze del territorio e dei sindaci per ragionare con loro sul futuro digitale del Trentino”.