Il 5G porta la guerra fredda dallo spazio cosmico allo spazio cyber - Affaritaliani.it

Esteri

Il 5G porta la guerra fredda dallo spazio cosmico allo spazio cyber

Di Dom Serafini
 
Con la tecnologia 5G il confronto tra le superpotenze passa dallo spazio cosmico allo cyber spazio, e come al tempo della guerra fredda USA-Russia, il mondo dovrebbe, ancora una volta, essere dalla parte degli Stati Uniti contro la Cina durante il "putsch" tecnologico.
            Abbiamo sentito parlare della guerra informatica condotta tra Cina e Stati Uniti per il 5G, la tecnologia wireless di quinta generazione.
            Presto la cosiddetta "Internet of Things" collegherà così tanti dispositivi che sarà necessaria una tecnologia più veloce e con una maggiore larghezza di banda per non "intasare" le reti. Il 5G permette una larghezza di banda 1.000 volte maggiore rispetto all'attuale 4G, con velocità che possono raggiungere più di 10 gigabyte al secondo. Inoltre, il 5G è molto affidabile e permetterà agli utenti di scaricare un film intero in pochi secondi e la qualità non sarà solo OK, ma 8K. Tra i problemi invece che il 5G non risolverá ci saranno gli annunci incomprensibili nella metropolitana di New York City e la scarsa qualità delle telefonate.
            Dal punto di vista commerciale, il 5G dovrebbe generare fatturati nell'ordine di miliardi (in tutte le valute). Entro il 2025, negli Stati Uniti la sola spesa per le infrastrutture per il 5G supererà i 326 miliardi di dollari. Si può solo immaginare il business aggiuntivo generato dai dispositivi correlati e le nuove applicazioni.
            Fin qui tutto bene per tecnologia ed affari. Ciò che non va bene è la prospettiva politica e sociale connessa al 5G dal momento in cui questo ha attirato gli interessi delle superpotenze. Se negli anni '60 la competizione tra Russia e Stati Uniti era per il dominio dello spazio cosmico, oggi la lotta è sul controllo del cyberspazio.
            Un recente articolo sul "Wall Street Journal" ha riassunto bene il problema: "La gara per il 5G: la Cina contro gli Stati Uniti per controllare delle reti wireless più veloce del mondo. In palio ci sono affari miliardari, vantaggi tecnologici e sicurezza nazionale".
            La parola chiave qui é "sicurezza nazionale". Huawei, il gigante cinese delle telecomunicazioni, semi-governativo (può anche essere definito semi-privato), è stato incaricato di sviluppare ed implementare la tecnologia 5G cinese con il mandato di portare le infrastrutture 5G nel maggior numero di paesi, proponendole sulla base della sua presunta tecnologia superiore. 
            Naturalmente, la strategia della Cina è quella di invogliare dapprima i paesi in difficoltá economiche (in Africa ed America Latina), poi le zone euro politicamente instabili. Gli unici paesi che, per ora, resistono a questo "putsch" cinese sono quelli del blocco in lingua inglese.
            Come si legge su "Worrying About Huawei: China Winning the G5 Race?", uno scritto accademico dell'illustre professore dell' Università di Princeton, Richard Falk, la difesa della 5G cinese si basa su tre elementi: é puramente un'impresa commerciale, offre una tecnologia superiore (Falk ha riferito che le società statunitensi sono due anni in ritardo rispetto al 5G di Huawei), e che la preoccupazione sulla sicurezza sbandierata dagli americani in realtá nasconde la tutela degli interessi commerciali degli Usa.
            Per dimostrare come Stati Uniti e Cina siano ugualmente inclini a spiare, Falk ha scritto: "Come hanno dimostrato le rivelazioni di [Edward] Snowden, gli Usa sono di gran lunga la più grande operazione di raccolta di mega-dati nel mondo, e non c'è motivo di pensare che abbiano abbandonato gli sforzi per la sorveglianza globale".
            È anche chiaro peró che, nonostante le tendenze monarchiche del presidente Donald Trump, gli Stati Uniti sono ancora una democrazia, mentre il governo cinese è una plutocrazia nella migliore delle ipotesi e un'autocrazia nel peggiore dei casi.
            Di sicuro gli Stati Uniti useranno la nuova tecnologia per spiare nemici ed alleati, ma non useranno i codici incorporati nella loro tecnologia 5G contro i loro alleati per paralizzare le comunicazioni, interrompere il traffico aereo o per togliere l'energia elettrica –– tutti elementi strategici di ciò che gli esperti chiamano "guerra di quarta generazione". Lo stesso non si può dire per la Cina.
            Gli Stati Uniti cercheranno sicuramente di usare il 5G per scopi di propaganda, ma non saranno efficaci quanto la Cina. Inoltre, con i paesi che adottano il 5G di Huawei, gli Stati Uniti saranno costretti a limitare la condivisione di intelligence, rendendoli ulteriormente a rischio.