Impeachment Trump: fallito tentativo dem di portare nuovi testimoni in aula
Praticamente certo il no del Senato all’impeachment per Donald Trump
A Washington, al Senato americano, è fallito l’ultimo estremo tentativo dei democratici di rallentare il voto sull’impeachment di Donald Trump.
Era infatti stata chiesta una votazione di prolungare il giudizio chiedendo di sentire nuovi testimoni.
Il tentativo è fallito.Il Senato ha infatti respinto con 51 voti a favore e 49 contro la richiesta. Per essere approvata avrebbe avuto bisogno dell’appoggio di 4 repubblicani invece che di solo due che hanno votato a favore, i senatori dello Utah e del Maine.
Rigettato dal Senato l'ultimo tentativo dei democratici per allungare il processo a Trump
Nelle dichiarazioni di alcuni rappresentanti democratici vi è comunque la consapevolezza che l’impeachment verrà, indipendentemente dalle prove presentate, rigettato.
‘ Non vi è più necessità di dimostrare quello che si è ampiamente dimostrato-hanno confermato alcuni senatori-ma l’ombrello di protezione che fissa la Costituzione americana prevede un voto di maggiornaza e al Senato i repubblicani lo sono ampiamente.
I senatori democratici, che hanno intentato la causa contro il presidente, sono in realtà solo 47 su un totale di 100.
Per poter portare avanti il procedimento di impeachment con nuove testimonianza sarebbe bastata una maggioranza semplice, uno in più di 50. Ma i democratici apparentemente non hanno fatto bene i conti riguardo la lealtà degli uomini del partito di Trump.
A nulla sono valse le varie accuse di abuso di potere che i democratici hanno portato sul tavolo del Senato.
E quindi la partita si sta concludendo come ampiamente previsto. Già oggi o domani ci dovrebbe essere la votazione, che potrebbe essere rallentata soltanto da un ultimo disperato tentativo dei democratici attraverso una larga quantità di mozioni.
Rigettato dal Senato l'ultimo tentativo dei democratici per allungare il processo a Trump
Inutili tentativi perché, alla fine, per la destituzione di un presidente la Costituzione richiede il voto favorevole di due terzi dei senatori, cioè 67 su 100, e i repubblicani, alcuni avendolo già dichiarato pubblicamente, voteranno si a favore del loro presidente.
E così come da copione la strada di Donald Trump, il presidente dei record, verso la rielezione potrebbe aprirsi già da domani.
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