La Le Pen segna un cambiamento
Le Pen Macron sfida inedita
Il primo turno presidenziale francese ci ha consegnato un risultato sostanzialmente previsto e cioè il ballottaggio al secondo turno tra la candidata di estrema destra Marine Le Pen (22,1%) e il battitore libero Emmanuel Macron (23,5%) che ha appena fatto in tempo a sfilarsi dal Partito socialista di cui è stato ministro nel governo Hollande.
Deludenti i Repubblicani con Fillon (19,7%) e la gauche con Mélenchon (19,5%).
Dunque si è verificato un evento epocale: la sinistra e la destra “classici” estromessi dal ballottaggio.
Per la Francia la sfida tra estrema destra e Macron è quindi una sfida inedita che ricorda quando il padre di Marine, Jean - Marie nel 2002 perse il ballottaggio contro Jaques Chirac.
Ma il vero significato è il raggiungimento del secondo turno per la Le Pen che sta a segnare un cambiamento radicale per la Francia: una forza anti - europeista e anti - immigrazione raggiunge il ballottaggio in un quadro politico europeo che vede in atto la Brexit e il risvegliarsi dei nazionalismi in Italia e Germania.
Sono fatti abbastanza prevedibili perché seguono una certa linea di coerenza mondiale con la vittoria di Trump negli Usa e l’affermarsi dell’egemonia di Putin in Europa.
Al secondo turno la Le Pen avrà tutti contro e quindi le previsioni sono favorevoli a Macron, ma un segnale forte e chiaro è stato dato ed è un segnale soprattutto per gli altri leader europei.
Il clima è cambiato, non solo fisicamente ma politicamente e chi vorrà ignorare quanto accaduto lo farà a suo rischio e pericolo elettorale.