Migranti, Netanyahu espelle 38.000 africani da Israele
Il governo israeliano, vittima del razzismo per eccellenza e che non puo' essere tacciato di tale abominio contro gli africani dopo il salvataggio dei falascia' (etiopi di religione ebraica in 90.0000 evacuati dal Sudan con l'Operazione Mose', Operazione Giosue' ed Operazione Salomone, fino al 1991), non ha invece alcun riguardo per i migranti africani non ebrei. Per questo ha deciso di dare il via all'espulsione di "38.000 migranti entrati illegalmente in Israele, principalmente da Eitrea e Sudan. Hanno fino alla fine marzo per andarsene - ha dichiarato il premier Benjamin Netanyahu - e ad ognuno di loro saranno forniti un biglietto aereo e 3.500 dollari (2.900 euro) in contanti. Chi restera' oltre tale scadenza sara' arrestato".