Esteri
Ucraina, Orban vola a Mosca per incontrare Putin. Si dimette il capo staff di Zelensky perquisito per l’inchiesta sulla corruzione
Orban: “Vado a Mosca per assicurarmi che l’approvvigionamento energetico dell’Ungheria sia garantito per l’inverno e per il prossimo anno”

Si dimette il capo staff di Zelensky perquisito per l’inchiesta sulla corruzione
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato che il capo dell'Ufficio presidenziale, Andriy Yermak, ha scritto una lettera di dimissioni. Lo ha dichiarato lo stesso Zelensky in un discorso ufficiale. "L'Ufficio del Presidente dell'Ucraina subira' dei cambiamenti. Il capo dell'Ufficio, Andriy Yermak, ha scritto una lettera di dimissioni", ha affermato il capo dello Stato, aggiungendo che domani terra' delle consultazioni per decidere chi potra' guidare questa istituzione. "La Russia desidera fortemente che l'Ucraina commetta errori. Da parte nostra non ci saranno errori. Il nostro lavoro continua. La nostra lotta continua. Non abbiamo il diritto di mollare, non abbiamo il diritto di ritirarci o di litigare fra noi. Se perdiamo l'unita', rischiamo di perdere tutto: noi stessi, l'Ucraina, il nostro futuro. Dobbiamo restare uniti. Dobbiamo resistere. Non abbiamo altra scelta. Non avremo un'altra Ucraina. Difendiamo l'Ucraina", ha concluso Zelensky.
Putin e Orban a confronto: energia e pace in Ucraina al centro dell’incontro
È previsto per oggi l’incontro tra il primo ministro ungherese Viktor Orban e il leader del Cremlino, Vladimir Putin, per discutere delle forniture di petrolio e gas per l’Ungheria e dei negoziati per la pace in Ucraina.
Orban ha mantenuto stretti rapporti con Mosca nonostante l’atroce conflitto nella confinante Ucraina, a tal punto che l’Ungheria fa ancora in gran parte affidamento sull’energia russa, nonostante gli enormi sforzi dell’Unione Europea per limitarne e ridurne il vincolo.
È stato lo stesso Orban ad annunciare, in un’intervista video pubblicata sulla sua pagina Facebook, il prossimo colloquio con Putin, affermando: “Vado (a Mosca) per assicurarmi che l’approvvigionamento energetico dell’Ungheria sia garantito per l’inverno e per il prossimo anno”.
Alla domanda se anche i negoziati per la pace in Ucraina saranno affrontati nell’incontro, il primo ministro ungherese ha risposto: “Difficilmente possiamo evitarlo”. Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno concesso, questo mese, all’Ungheria una deroga dalle misure restrittive sulle forniture di petrolio e gas russi, dopo la richiesta avanzata da Orban in un colloquio informale a Washington con il tycoon.
L’Ungheria ha inoltre siglato un accordo di cooperazione nucleare con gli Stati Uniti, che prevede l’acquisto di combustibile nucleare statunitense e delle tecnologie necessarie per lo stoccaggio del combustibile esausto in una centrale nucleare costruita dai russi, conosciuta come Paks I.
A differenza della maggior parte dei leader della NATO e dell’Unione Europea, Orban ha mantenuto stretti rapporti con la Russia, esprimendo perplessità sugli aiuti militari occidentali a Kyiv.
