Pedro Sanchez, la moglie nei guai per la segretaria: richiesto il rinvio a giudizio per la "primera dama" - Affaritaliani.it

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Ultimo aggiornamento: 12:36

Pedro Sanchez, la moglie nei guai per la segretaria: richiesto il rinvio a giudizio per la "primera dama"

Begona Gomez è accusata di malversazione di fondi pubblici

di Matteo Posci

Pedro Sanchez, giudice richiede il rinvio a giudizio per la moglie Begona Gomez. Stupore da parte del Governo spagnolo

Brutte notizie per il premier spagnolo Pedro Sanchez. Il giudice istruttore Juan Carlos Peinado ha chiesto il rinvio a giudizio della moglie Begona Gomez con l'accusa di malversazione di fondi pubblici. La "primera dama" potrebbe essere processata da un tribunale popolare. In un'ordinanza citata oggi dai media iberici, fra i quali l'agenzia Efe, il giudice ha convocato Begona Gomez e la sua assistente al Palazzo della Moncloa, Cristina Alvarez, per sabato 27 settembre per comunicare loro l'imputazione e formalizzare le accuse. Il presunto reato di malversazione riguarda la nomina della segretaria della moglie del premier.

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L'assistente sarebbe stata impiegata in funzioni non strettamente legate alle funzioni di protocollo, ma avrebbe coadiuvato Gomez in compiti di segreteria nella sua attività professionale all'Università Complutense di Madrid. Peinado al termine di un'istruttoria durata quasi un anno e mezzo, ha citato anche il delegato del governo, il prefetto di Madrid Francisco Martin.

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Fonti della Moncloa, citate dall'emittente pubblica Tve, hanno espresso "stupore" per la richiesta di rinvio a giudizio per Begona Gomez. "Ci domandiamo quale sia il motivo di far saltare le procedure e che la si convochi a dichiarare un sabato alle sei del pomeriggio", segnalano le fonti. "L'istruzione del giudice Juan Carlos Peinado si studierà a partire da oggi in tutte le Facoltà di Diritto del nostro Paese", dichiara la vicepremier spagnola con delega al Lavoro, Yolanda Diaz, leader di Sumar.

Il ministro per la Giustizia, Felix Bolanos ha assicurato che il sistema giudiziario "del nostro paese è molto garantista e senza dubbio un tribunale imparziale metterà le cose al suo posto".

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