Esteri
Pezeshkian nuovo presidente: l'Iran del post Raisi riparte dei riformisti

Elezioni in iran/ Le urne sanciscono la spaccatura del fronte conservatore, sconfitto il falco Saeed Jalili
Iran, il candidato riformista Masoud Pezeshkian è il successore di Ebrahim Raisi. Ecco chi è
È il candidato riformista Masoud Pezeshkian il successore di Ebrahim Raisi, morto in un incidente con l'elicottero il 19 maggio. Pezeshkian ha vinto al ballottaggio delle elezioni presidenziali iraniane contro il conservatore Saeed Jalili, promettendo un riavvicinamento con l'Occidente e di allentare l'applicazione della legge sul velo obbligatorio, dopo le proteste scoppiate in seguito alla morte nel 2022 di Mahsa Amini, arrestata dalla polizia morale per aver indossato in modo improprio l'hijab.
In campagna elettorale non ha comunque ventilato cambiamenti radicali nella teocrazia sciita guidata dal leader supremo, l'ayatollah Ali Khamenei. Secondo il conteggio dei voti fornito dalle autorità, Pezeshkian ha ottenuto 16,3 milioni di voti, contro i 13,5 milioni di Jalili, con il 49,6% dei 61 milioni di aventi diritto che avrebbe partecipato alle elezioni, tenutesi senza osservatori riconosciuti a livello internazionale. I voti nulli sarebbero invece 607.575, il che spesso è un segno di protesta da parte di chi si sente obbligato a votare ma non supporta i candidati. Il primo turno del 28 giugno aveva visto l’affluenza più bassa dai tempi della Rivoluzione del 1979, in un Paese che reprime ogni dissenso e in cui l’affluenza alle urne è vista come un segno di sostegno alla teocrazia sciita.
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Secondo la resistenza iraniana, invece, solo il 9% degli aventi diritto è andato a votare. "E questo è un chiaro segnale e un secco no della volontà del popolo iraniano a questo regime, che ancora una volta ha messo in piedi un teatrino facendo credere il contrario", ha detto a LaPresse Azar Karimi, portavoce dell'Associazione giovani iraniani in Italia, "ovviamente anche Pezeshkian era già designato come futuro presidente". I sostenitori di Pezeshkian, cardiochirurgo 69enne e deputato di lungo corso, ex ministro della Salute, sono scesi nelle strade di Teheran e di altre città prima dell'alba per festeggiare il suo vantaggio su Jalili, ex negoziatore sul nucleare dalla linea dura. "Tendereremo la mano dell'amicizia a tutti", ha detto Pezeshkian alla televisione nazionale nel suo primo messaggio dopo la vittoria, per poi scrivere al "caro popolo iraniano" in un messaggio sulla piattaforma social X, ancora vietata in Iran, che "il difficile percorso da fare non sarà agevole se non con la tua compagnia, empatia e fiducia. Ti tendo la mano e giuro sul mio onore che non ti lascerò solo in questo percorso. Non lasciarmi solo".
La vittoria di Pezeshkian arriva in un momento delicato per il Paese, tra la situazione in Medioriente, dove l’Iran ha lanciato un attacco diretto contro Israele e dà supporto agli Hezbollah libanesi e ai ribelli Houthi dello Yemen, l’avanzamento del programma nucleare, con l'arricchimento dell’uranio a livelli prossimi a quelli di un’arma militare, le elezioni negli Usa di novembre, che potrebbero vedere il trionfo di Trump e della sua linea dura con Teheran, e tensioni interne, tra intransigenza e malcontento popolare. Non sarà facile allontanarsi dalla linea tracciata da Raisi, fedele di Khamenei e considerato suo potenziale successore come leader supremo.
Khamenei: "Sventati i complotti dei nemici contro le elezioni"
"Il popolo iraniano ha sventato, con il suo voto alle presidenziali, i complotti nemici che miravano a far fallire le elezioni". Lo ha detto il leader Ali Khamenei, che si è congratulato con gli elettori e con il presidente eletto Massould Pezeshkian per la sua vittoria nel ballottaggio di venerdì. "La gente si è recata nei seggi per votare in elezioni libere e trasparenti", ha affermato Khamenei. "Questa grande e brillante mossa è indimenticabile, poiché ha sventato i complotti dei nemici, che miravano a iniettare delusione nel popolo iraniano", ha aggiunto. "Invito tutti i cittadini e i funzionari elettorali di tutti i partiti a cooperare per lo sviluppo del Paese e a trasformare la rivalità durante le campagne elettorali in amicizia", ha sottolineato, citato dalla Tv di Stato. "Consiglio inoltre al presidente eletto di guardare a prospettive grandi e luminose e di utilizzare le figure giovani e rivoluzionarie per sviluppare il Paese". Oltre che di "confidare in Dio misericordioso, di guardare a orizzonti alti e chiari e di continuare il cammino del martire Raisi, avvalendosi delle abbondanti capacita' del Paese, soprattutto di giovani, rivoluzionari e fedeli risorse", ha detto Khamenei in un messaggio di congratulazioni all'ex chirurgo e parlamentare. Lo riferisce il Tehran Times.
Xi: "Pronti a lavorare con il presidente per guidare il Partenariato strategico Cina-Iran"
Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con il riformista Masoud Pezeshkian per la sua vittoria al ballottaggio presidenziale in Iran, hanno riferito i media statali. "Sono pronto a lavorare con il presidente per guidare il Partenariato strategico globale Cina-Iran verso un avanzamento più profondo", ha affermato Xi all'agenzia di stampa statale Xinhua.
Putin si congratula con il nuovo presidente iraniano
Il presidente russo Vladimir Putin ha inviato le sue "sincere congratulazioni" al nuovo presidente iraniano, Massoud Pezeshkian, che ha vinto il secondo turno delle elezioni presidenziali. Lo ha annunciato il Cremlino in un comunicato. "Le relazioni russo-iraniane hanno un carattere amichevole e di buon vicinato", ha dichiarato Putin in un messaggio indirizzato a Pezeshkian. Russia e Iran "stanno coordinando efficacemente i loro sforzi per risolvere le attuali questioni internazionali", ha affermato ancora Putin. "Spero che la sua attività come presidente contribuisca all'ulteriore rafforzamento della cooperazione bilaterale in tutte le direzioni per il bene dei nostri popoli amici", ha sottolineato infine il capo del Cremlino, augurando a Massoud Pezeshkian "successo, salute e prosperità".