Esteri
Russia, legge marziale nei territori annessi. Gas, grande hub in Turchia
Putin ha introdotto la legge marziale nelle regioni ucraine annesse alla Russia e ha stipulato un accordo con Erdogan per hub del gas in Turchia
Putin ha introdotto la legge marziale nelle regioni ucraine annesse alla Russia e ha stipulato un accordo con Erdogan per hub del gas in Turchia
Il presidente Vladimir Putin, durante la riunione del Consiglio di Sicurezza russo, ha annunciato l'introduzione della legge marziale nelle quattro regioni ucraine annesse dalla Russia dopo referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale: si tratta dei territori delle Repubbliche popolari di Lugansk e Donetsk e delle regioni di Zaporizhzhia e Kherson.
Il presidentre russo ha firmato un decreto sull'introduzione della legge marziale nelle regioni dell'Ucraina annesse alla Russia, secondo quanto hanno diffuso le agenzie Ria e Tass.
Queste le parole di Putin: "É l'Ucraina che continua a rifiutare di negoziare, bombardando i territori russi e usando metodi terroristici. Il regime di Kiev, come sapete, ha rifiutato di riconoscere la volontà e la scelta del popolo, respinge qualsiasi proposta di negoziato. Al contrario, i bombardamenti continuano, i civili stanno morendo". E poi ancora: "I neonazisti usano metodi apertamente terroristici: sabotano le strutture e organizzano tentativi di assassinio contro i rappresentanti delle autorità locali".
Oltre all'introduzione della legge marziale nei territori annessi, Putin ha raggiunto un accordo con il presidente turco Erdogan per creare un hub del gas in Turchia. Lo ha annunciato lo stesso Erdogan con queste parole: "Con Putin è stato raggiunto un accordo per la creazione di un hub del gas in Turchia. Creeremo un hub per il gas dalla Russia. Come ha detto Putin, l'Europa può ottenere gas naturale attraverso la Turchia''.
La proposta di creare un hub in Turchia era stata formulata da Putin durante l'incontro con Erdogan avvenuto ad Astana, in Kazakistan. "I prezzi del gas di un hub in Turchia potrebbero essere determinati senza influenze politiche", aveva detto il presidente russo, e poi aveva aggiunto: "La fornitura energetica russa alla Turchia è in linea con le richieste e potrebbe essere aumentata".
Dopo l'incontro di Astana, Erdogan aveva confermato che Ankara avrebbe lavorato insieme alla Russia per fare della Turchia un hub per la ridistribuzione del gas russo verso Paesi terzi. "Abbiamo ordinato al ministero dell'Energia e delle Risorse naturali e all'istituzione preposta dalla parte russa di collaborare", aveva detto Erdogan ai giornalisti sull'aereo che lo ha riportato in Turchia da Astana.
L'obiettivo è creare un "centro di distribuzione internazionale" del gas, probabilmente nella regione della Tracia orientale, sulle rive del Mar Nero. Questa regione, infatti, è già raggiunta dal TurkStream, che secondo Putin oggi è il gasdotto più affidabile per l'esportazione.