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Russia, rivolta in un penitenziario: un morto e alcuni dipendenti rapiti

di Redazione Esteri

Quattro prigionieri affiliati all’Isis, armati di coltello hanno organizzato un attacco mortale contro le guardie

Russia, rivolta di islamisti in un carcere di massima sicurezza: vittime e ostaggi

Un gruppo di detenuti ha preso in ostaggio alcune persone all'interno della "colonia carceraria n. 19" nella regione di Volgograd, nel sud della Russia, uccidendo almeno un membro del personale che lavora nella struttura. A darne notizia, riporta il sito Euronews, è stata la stessa amministrazione penitenziaria russa, secondo la quale i fatti sono avvenuti "durante una sessione di una commissione disciplinare". "Attualmente - si legge in un comunicato - si stanno adottando misure per liberare gli ostaggi. Ci sono dei feriti". Il numero esatto di aggressori, ostaggi e vittime non è ancora stato precisato dalle autorità, e le informazioni che circolano su vari canali Telegram sono molto diverse tra loro. La colonia si trova nella città di Surovikino, 130 chilometri a ovest di Volgograd. Si tratta di una struttura che applica un regime carcerario duro.

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Un video non autenticato che circola su diversi canali Telegram russi mostra almeno tre sequestratori che brandiscono coltelli e si trovano davanti a quelle che sembrano essere guardie carcerarie ferite o morte, che giacciono in una pozza di sangue. Uno degli aggressori afferma che il gruppo sarebbe affiliato al gruppo Stato Islamico. Secondo diversi canali (Baza, Mash, Shot - quest'ultimo presumibilmente legato alle forze di sicurezza russe), gli assalitori hanno chiesto un elicottero e 2 milioni di dollari.

I media russi hanno dapprima riferito di un'imminente operazione dei servizi di sicurezza russi, quindi hanno affermato che gli assalitori sono stati "neutralizzati". Quattro di loro sarebbero stati uccisi. Si tratterebbe di Ramzidin Toshev, nato nel 1995, Nizirchon Toshov (1996), Rustamchon Navruzi (2001), e Temur Khusinov (1995), tutti originari di Uzbekistan e Tagikistan.