Siria, al via l'offensiva per liberare Raqqa
Dopo Mosul, sarà Raqqa la prossima città a essere liberata dall'occupazione dell'Isis. Le Forze democratiche siriane (Sdf), l'alleanza arabo-curda appoggiata dagli Usa, hanno annunciato l'inizio dell'offensiva per liberare la città di Raqqa. Insieme a Mosul, Raqqa è l'ultima roccaforte in mano all'Isis, il gruppo ultraradicale sunnita che a metà del 2014 con una repentina avanzata impose il suo controllo su un'ampia porzione di territorio a cavallo tra Siria e Iraq.
La portavoce dell'offensiva, Jihan Cheikh Ahmad, ha dato l'annuncio, leggendo un comunicato, all'inizio di una conferenza stampa organizzata ad Ain Issa, la città più vicina a Raqqa. Secondo Ahmad, le prime operazioni dell'offensiva, battezzata Ira dell'Eufrate, sono cominciate sabato notte. L'operazione coinvolge 30mila uomini. "Raqqa sarà liberata grazie ai suoi figli e alle forze arabe, curde e turcomanne, eroi che combattono sotto la bandiera delle Forze Democratiche Siriane", con "la partecipazione attiva delle Unità di Protezione del Popolo (Ypg) "in coordinamento con la coalizione internazionale", a guida americana, ha spiegato ancora. L'offensiva punta a liberare Raqqa dalle "forze del terrorismo mondiale e oscurantista rappresentate dall'Isis".
Alla battaglia parteciperanno dunque solo forze locali, ma la coalizione internazionale a guida Usa fornirà il necessario sostegno aereo. Costituita lo scorso anno, l'FDS comprende una componente araba e le milizie curde siriane note come YPG, che si sono dimostrate tra le più efficaci a contrastare l'Isis. Nelle ultime settimane l'alleanza militare curdo-araba ha riconquistato diverse città nel nord della Siria.
Un portavoce dell'alleanza, Talal Sello, ha aggiunto che con Washington si è concordato di lasciare fuori dall'offensiva le truppe turche: "Abbiamo convenuto in maniera definitiva con la coalizione internazionale (a guida americana) che non ci sarà alcun ruolo per la Turchia o le sue forze alleate". Sello ha spiegato all'Afp che l'operazione si svolgerà "in due tappe": liberare la provincia di Raqqa per isolare la città, poi prendere il controllo della città. La coalizione ha fornito una prima consegna di armi e equipaggiamenti fra cui armi anti-carro", ha aggiunto. Ma, ha avvertito, "la battaglia non sarà facile e ha bisogno di operazioni precise e prudenti. L'Isis difenderà il suo bastione perché sa che la perdita di Raqqa significa la sua fine in Siria".
Attentati kamikaze in Iraq. L'Isis intanto ha rivendicato due attentati suicidi a Tikrit e Samarra, in Iraq, in cui 21 persone sono state uccise e decine ferite. Lo ha fatto sapere l'agenzia Amaq, vicina al gruppo terrorista. Ha riferito che due attentatori suicidi hanno colpito a Samarra, il primo facendo detonare un'autobomba e poco dopo il secondo azionando un giubbetto di esplosivi tra la gente sopravvissuta. A Tikrit, secondo la rivendicazione di Amaq, ha agito invece un solo kamikaze a bordo di un'autobomba. Le vittime di Tikrit sono cinque studentesse, una donna, e tre agenti di polizia.