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Trump si dichiara non colpevole: "Arresto? Un onore. Un'altra accusa e vinco"
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La sfida di Trump in tribunale: "Un'altra incriminazione e vinco"

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è dichiarato “non colpevole” per tutti e quattro i capi di accusa che gli sono stati contestati. Il tycoon è accusato di aver tentato di sovvertire il risultato elettorale del 2020. In un’udienza durata circa mezz'ora nella corte federale del tribunale di Washington Dc, presente anche il super procuratore Jack Smith, il tycoon ha ricevuto dalla giudice Moxila Upadhyaya la notifica dei quattro capi d’accusa contenuti nella sua incriminazione, la terza in quattro mesi dopo quella di Manhattan, New York, per il pagamento in nero di due donne che avevano minacciato di rivelare la loro relazione con lui, e quella di Miami, Florida, per il trasferimento di documenti riservati dalla Casa Bianca al resort di Mar-a-Lago.    

La giudice gli ha ordinato di non parlare del caso con nessun testimone e ha fissato la data della prima udienza per il 28 agosto. Il processo, però, è destinato a slittare, considerato che la strategia dei legali di Trump sarà quella di evitare una sovraesposizione del tycoon in un’aula di tribunale, proprio nel periodo in cui sarà impegnato nella sua campagna per le primarie presidenziali di partito.    

Dopo l’udienza, Trump ha parlato brevemente con i giornalisti, che lo attendevano in aeroporto. “È un giorno molto triste per l’America”, ha commentato. Il tycoon ha sostenuto di essere vittima di una “persecuzione" da parte del presidente Joe Biden. “Uno - ha aggiunto, prima di imbarcarsi sull’aereo privato che lo ha riportato in New Jersey - non si aspetta che questo avvenga in America”. 

La Corte della capitale si trova a poca distanza da Capitol Hill, teatro dell’insurrezione del 6 gennaio 2021, quando centinaia di persone invasero il Congresso nel tentativo di bloccare la certificazione dell’elezione di Biden. In questa Corte sono stati processati e condannati molti dei partecipanti all’insurrezione, di cui l’ex presidente è accusato di essere stato tra i promotori.     

Prima di presentarsi dal giudice, Trump aveva scritto post infuocati sulla sua piattaforma social, Truth, in cui oltre a sfidare i procuratori, aveva sostenuto: “Ho bisogno di un’altra accusa per garantire la mia elezione”. La quarta potrebbe arrivare nei prossimi giorni dalla Georgia, dove l’ex presidente è al centro di un’altra inchiesta, in cui è accusato di aver tentato direttamente di sovvertire il risultato elettorale del 2020, spingendo i funzionari repubblicani a trovare migliaia di voti falsi per cambiare il verdetto. La Georgia, uno degli Stati in bilico, era stata conquistata a sorpresa dal suo rivale, Biden.     

"Donald Trump ha speso tutta la sua vita per questo Paese", ma questa è "una caccia alle streghe" per distrarre l’elettorato, ha dichiarato all'esterno del tribunale la portavoce del team legale del tycoon, Alina Habba, che ha definito le nuove "un'interferenza elettorale" contro "il candidato alla presidenza che è in testa, di entrambi i partiti".     

"Il presidente Trump - ha aggiunto - è sotto assedio in un modo che non abbiamo mai visto prima. Donald Trump e il suo team legale, e tutti i membri del suo team, continueranno a combattere, non per lui, ma per il popolo americano".

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