Turchia, sospesa la convenzione europea dei diritti umani
Erdogan a tutti i Paesi stranieri: "Non interferite". Sospesa la convenzione europea sui diritti umani
La Turchia sospendera' in via temporanea il processo di implementazione derivante dalla Convenzione europea dei diritti dell'Uomo. Ad annunciarlo l portavoce del governo Numan Kurtulmus che ha richiamato l'articolo 15 della Carta, che decreta appunto la possibilita' di sospensione "per motivi di pubblica sicurezza o di minaccia alla nazione", rihciamando il precedente recente della Francia. Kurtulmus ha voluto comunque rassicurare i cittadini e ha escluso che il coprifuoco possa far parte delle misure che saranno applicate nei prossimi tre mesi, periodo rispetto al quale il presidente Recep Tayyip Erdogan ha annunciato lo stato di emergenza in tutto il Paese. "Di sicuro il coprifuoco non e' tra le misure previste" ha detto Kurtulmus, prima di ribadire che "non vi saranno limitazioni a diritti e liberta'" per i semplici cittadini. Il portavoce del governo ha poi sottolineato che i tre mesi rappresentano un termine indicativo, il governo infatti e' convinto di poter terminare tutte le operazioni necessarie a scongirare il rischio di un secondo golpe " in un mese e mezzo ".
ERDOGAN: "MANO STRANIERA DIETRO IL GOLPE"
Per il presidente turco Recep Tayyip Erdogan il rischio di nuovi tentativi di golpe, dopo quello fallito di venerdi' sera, ha reso necessario "l'approvazione da parte del governo dello stato d'emergenza (in base all'articolo 120 della Costituzione) per tre mesi affinche' possiamo affrontare in modo tempestivo le minacce terroristiche" in atto. In sintesi il governo turco e Erdogan si sono assegnati poteri assoluti con cui schiacciare ogni sospetto golpista senza andare troppo per il sottile.
Erdogan ha avvertito tutti i leader stranieri, soprattutto dopo il golpe fallito di venerdi', che debbono smetterla di dire ad Anakara cosa fare, come tornare alla normalita': "Questa nazione ha il diritto di determinar il proprio destino", ha dichiarato il presidente dopo la proclamazione dello stato di emergenza. Stato d'emergenza di cui, ha garantito, i cittadini "non debbono neanche minimamente preoccuparsi" che possa incidere "sulla democrazia, lo stato di diritto e i fondamentali diritti e le liberta". La misura servira' a proteggere proprio questi valori, ha concluso Erdogan.
Il presidente turco avverte Standard & Poors, che ha declassato il rating del debito pubblico di Ankara, che "non deve interfire nei fatti interni" del Paese.