Ucraina, il generale non ha dubbi: "Putin non vuole attaccare l'Europa. Le sue parole un messaggio a Trump: o l'Ue o la Russia"

"Per il leader russo l'Europa non abbia nessun obiettivo o piano di pace se non quello di infliggere una sconfitta strategica alla Russia"

"Le dichiarazioni di Putin vanno inquadrate innanzitutto all'interno del conflitto con l'Ucraina. Lo dimostra il fatto che temporalmente avvengano prima dell'incontro con Witkoff (inviato speciale del presidente Usa Trum, ndr) e Kushner (genero e consigliere del tycoon, ndr) sul piano di pace e che prendano spunto dalla considerazione che per il leader russo l'Europa non abbia nessun obiettivo o piano di pace se non quello di infliggere una sconfitta strategica alla Russia. E' in questo contesto che Putin afferma se l'Europa vuole iniziare la guerra noi 'siamo pronti'".

Lo afferma ad Affaritaliani Domenico Rossi, ex Generale di Corpo d’Armata dell’Esercito Italiano ed ex sottosegretario al ministero della Difesa, commentando le parole del presidente russo Putin che, rivolgendosi all'Europa, ha affermato che se vuole la guerra la Russia è pronta.

 

"Credo che ciò vada esaminato alla luce di tre fattori. Innanzitutto il contesto, ovvero un'affermazione in risposta alla posizione europea di pieno sostegno all'Ucraina e alle varianti proposte al piano iniziale e non costituisca quindi un'espressione di volontà di attaccare l'Europa", afferma l'ex generale ed ex sottosegretario. "Un'affermazione comunque che ribadisce l'attuale potenzialità russa, stante l'enorme dispositivo alle armi, un'industria ormai di guerra e la indiscussa capacità nucleare. Una dichiarazione, quella di Putin, infine che in un conflitto che è ormai caratterizzato dal dominio cognitivo trova una ragione di essere per l'immediato spazio mediatico mondiale e perché di fatto è un invito a Trump di scegliere tra la Russia e l'Europa", conclude Rossi.

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