Esteri
Ucraina, Turchia: c'è l'intesa con la Russia per sbloccare l'export di grano

Intesa sull'export di grano, Istanbul: raggiunto un consenso generale sulla creazione di un centro per le operazioni e la gestione sicura dell'attività
Herzog aveva chiamato Erdogan la scorsa settimana per ringraziarlo per la cooperazione nella lotta al terrorismo e complimentarsi per le brillanti operazioni messe a segno, segnale che l'emergenza era rientrata. Il perché' lo si è capito pochi giorni dopo, quando è trapelata la notizia dell'arresto di 8 elementi legati ai Pasdaran iraniani che pianificavano attacchi contro cittadini israeliano. Gli arrestati, divisi in due cellule, una di finti studenti e una di imprenditori, monitoravano i movimenti di uomini d'affari e cittadini israeliani a Istanbul, tra cui la moglie di un ex ambasciatore israeliano. Due mesi fa è scattata l'operazione dei servizi segreti turchi, che hanno intercettato gli iraniani prima di mettere a segno 4 diverse retate in contemporanea, tutte a Istanbul e arrestare gli otto. "Ringrazio le forze di sicurezza turche che con un eccellente lavoro di cooperazione hanno sventato un attacco contro dei nostri concittadini", ha detto Lapid, che ha poi annunciato la ripresa dei voli verso Istanbul e Antalya.
Segnali chiari che la normalizzazione dei rapporti tra Turchia e Israele procede, tuttavia è da notare come la nomina degli ambasciatori era già attesa nei mesi scorsi e il riavvicinamento è stato motivato da ragioni di economia ed energia. Due temi su cui Erdogan dovra' accelerare il dialogo se vuole far passare sul proprio suolo il gas israeliano che renderebbe la Turchia un fondamentale hub energetico per l'Europa, alla ricerca di fonti alternative al gas russo e allo stesso tempo rafforzare la posizione del presidente turco rispetto all'Ue. Nella guerra silenziosa tra Iran e Israele la Turchia pare aver scelto di stare dalla parte dello stato ebraico. Chissà cosa ne pensano a Teheran, considerando anche la "nuova era" nei rapporti tra Turchia e Arabia Saudita ormai partita, come si legge nel comunicato con cui i governi dei due Paesi hanno sancito la collaborazione politica, economica, commerciale, militare, energetica e turistica.
Una riconciliazione al momento rimasta sulla carta e senza risvolti concreti. Al momento l'unico vincitore sembra essere MBS, raggiante nelle foto di rito in cui Erdogan appare terreo. Al termine del faccia a faccia di 2 ore di due giorni fa Erdogan e il principe erede al trono non sono neanche comparsi nella rituale conferenza stampa. Dopo il gelo calato nei rapporti tra i due con l'omicidio del giornalista Jamal Khashoggi nel consolato saudita di Istanbul a ottobre 2018, la fine del processo ad aprile scorso che vedeva imputati 26 funzionari sauditi ha dato il via libera al riavvicinamento. La fine del caso Khashoggi era quello che MBS voleva e dopo aver sorriso raggiante al fianco di Erdogan ora attende il presidente americano Joe Biden a Jeddah il mese prossimo.
Una doppia vittoria per il principe che vede piegati al potere dei petrodollari sia Erdogan, che lo aveva sottoposto a una gogna mediatica durata settimane, rivelando i macabri dettagli dell'omicidio, sia Biden che in campagna elettorale aveva promesso tolleranza zero nei confronti delle violazioni dei diritti umani da parte di MBS. Due incontri in due mesi tra Erdogan ed MBS cerviti piu' a scattare foto, mentre Erdogan avrebbe preferito che MBS avesse replicato quanto fatto durante la visita ufficiale di novembre dal principe ereditario di Abu Dhabi Muhammed bin Zayed el Nahyan, che ha subito aperto un fondo di investimenti di 10 miliardi di dollari. Ossigeno in questo momento per l'economia turca.
La "nuova pagina" delle relazioni tra i due Paesi passa per una collaborazione in ambito economico che facilita gli investimenti sauditi in Turchia. Prevedibile, considerando che Erdogan mira essenzialmente ad attirare capitali. Ciò che emerso fino ad ora è che il il presidente turco è stato costretto a riavvicinarsi a MBS dalla crisi economica alzando bandiera bianca nel caso Khashoggi, che per lui era divenuto una questione di principio. MBS ha chiaro il motivo del riavvicinamento di Erdogan, si sente riabilitato, appare smagliante nella cerimonia e consapevole del potere del petrolio in un momento di grave crisi energetica sorride nelle foto di rito, ma aspetta ad aprire il rubinetto dei petrodollari.