Ucraina, Zelensky è un "amante geloso" che vuole il Papa tutto per lui - Affaritaliani.it

Esteri

Ucraina, Zelensky è un "amante geloso" che vuole il Papa tutto per lui

Di Giuseppe Vatinno

Ora il presidente ucraino se la prende pure con Papa Francesco, uno dei pochi che ha tentato veramente la mediazione per far terminare le ostilità

Zelensky insolentisce di nuovo Papa Francesco e accusa il Vaticano di aver preso soldi dalla Russia

Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, non deve essere un genio della politica. Diciamo che è un tipo fortunato ed un abile arrampicatore: ha sfruttato infatti a suo favore la guerra per sottrarsi ad un processo che lo vedeva implicato per corruzione nella sua stessa patria. La sua famiglia è russa e lui parla il russo e non l’ucraino, tanto per chiarire meglio i termini della questione.

Il resto è noto. Arrivato al potere grazie alla sua attività di buffonaggio televisivo, proprio con una serie Tv che lo immaginava premier, ha conquistato la debole opinione pubblica giallo-blu che lo ha eletto veramente presidente della Repubblica. Sconvolgenti le sue esibizioni da ballerino in tacchi a spillo e dopo una prima fase di simpatia dovuta alla non conoscenza che aveva di lui l’opinione pubblica mondiale se la sta inimicando tutta.

GUARDA IL VIDEO: Zelensky balla e canta su tacchi a spillo e pantaloni di pelle

Famoso per eccitarsi come un ramarro del Sud Dakota all’idea di una Terza Guerra Mondiale combattuta con armi nucleari, ha nella guerra la sua personale assicurazione sulla sua esistenza. Finita la guerra finito Zelensky, con le porte della prigione pronte a spalancarsi. Ed ancora, se vogliamo restare nel campo dei sillogismi, finito Biden finito Zelensky, con stessa identica conclusione precedente.

Il comico ucraino è anche diventato noto per bastonare principalmente gli amici occidentali piuttosto che i nemici orientali. All’inizio attaccò anche Mario Draghi e l’Italia che lo chiamava al telefono per aiutarlo. In seguito non ha mai perso occasione per denigrare l’Occidente che a suo dire non fa abbastanza per lui. È un uomo ambiziosissimo e pericoloso, che potrebbe portare veramente il mondo ad un nuovo conflitto planetario, questa volta nucleare, solo per gratificare il suo Ego.

Non contento ora se la prende pure con Papa Francesco, uno dei pochi che ha tentato veramente la mediazione per far terminare le ostilità. Qualche giorno fa, durante una intervista con Oksana Kharkovska, di Canale 24, il capo consigliere di Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha sparato ad alzo zero sul Pontefice: “Nessun ruolo di mediazione per il Papa, è filorusso, non è credibile. Il Vaticano non può avere alcuna funzione di mediazione, perché sarebbe una funzione che ingannerebbe l’Ucraina o la giustizia”.

Ma cosa è successo ai giallo-blu per essere così astiosi con il Vaticano? A Kiev non è andato giù che il Papa abbia fatto un appello ai giovani cattolici in Russia. “Non ha senso parlare di un mediatore chiamato Papa Francesco se questi assume una posizione filorussa che è del tutto evidente a tutti “, ha continuato il consigliere per poi sganciare la bombetta finale: “Dobbiamo guardare agli investimenti che la Russia sta facendo nella Banca Vaticana, dobbiamo analizzare questo in modo un po’ più dettagliato”.

Il riferimento niente affatto velato e allo IOR (Istituto Opera di Religione). A Kiev bruciano le terga anche per quanto Papa Bergoglio ha pronunciato qualche giorno fa ad una udienza in Vaticano con i vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina: “La cultura russa è di una bellezza, di una profondità molto grande; e non va cancellata per problemi politici”. 

È bastato questo per mandare si tutte le furie Kiev che non ricorda però i suoi continui e passati attacchi al Vaticano e al Papa per screditarne la figura di mediatore. Zelensky è un amante geloso e vorrebbe il Pontefice tutto per lui. Papa Francesco e il Cardinal Zuppi –oggi a Pechino- invece si stanno muovendo in una reale ottica negoziale e fin troppo bene si sono comportati con l’intemperante uomo dalla maglietta verde sudata e –immaginiamo- poco profumata.