Usa 2016, Clinton in testa a sondaggi nazionali ma Sanders avanza
Buone notizie per Bernie Sanders. Il candidato socialista alle primarie democratiche ha accorciato notevolmente le distanze rispetto alla rivale Hillary Clinton nell'ultimo sondaggio condotto a livello nazionale. Stando alle rilevazioni di NBC News/Wall Street Journal, Clinton resta in testa con il 53% dei consensi, ma Sanders vanta un 42%. Per il senatore del Vermont si tratta di un notevole passo avanti rispetto a un mese fa quando l'ex segretario di Stato lo distaccava di ben 25 punti percentuali.
Più nel dettaglio, il sondaggio mostra come l'ex first lady sia in lieve vantaggio nel raccogliere gli apprezzamenti di elettori non bianchi, quelli su cui scommette per trionfare domani ai caucus in Nevada e alle primarie in South Carolina del sabato successivo. Il distacco sul rivale tra l'elettorato femminile è invece più ampio, 58% contro il 39%. E anche tra gli elettori democratici alle primarie il primato di Clinton resta piuttosto saldo, intorno al 62% contro il 31% di Sanders. Sanders, dal canto suo, andrebbe forte tra i maschi bianchi (54% contro il 41% di Clinton), tra gli indipendenti (61% contro 33%) e tra gli elettori alle primarie sotto i 50 anni (57% contro il 40%): un dato, quest'ultimo, sicuramente confortante per il candidato socialista, visto che Barack Obama riuscì a vincere le primarie democratiche del 2008 mobilitando i più giovani.(Segue) Il sondaggio rileva infine i punti deboli dei rispettivi avversari.
Per il 22% degli elettori democratici che intendono esprimere le loro preferenze alle primarie, il tallone d'Achille di Hillary risulterebbe il suo storico legame con le alte sfere di Wall Street. Solo il 7% cita lo scandalo legate alle email ricevute e spedite da Clinton attraverso un server privato quando lei era segretario di Stato. Passando a Sanders, il 26% dei democratici intervistati si dice preoccupato per la sua scarsa esperienza su temi di politica estera; il 23% cita invece le sue proposte così fuori dal comune che complicherebbero la sua abilità di battere lo sfidante repubblicano nelle elezioni del prossimo novembre. La situazione sembrerebbe comunque gradualmente volgere a favore di Sanders.
E' vero: i sondaggi condotti a livello nazionale spesso risultano di scarsa utilità per comprendere gli sviluppi delle corse elettorali statunitensi. Ma è altrettanto indubbio che anche a livello dei singoli Stati al momento la situazione del candidato socialista appare tutt'altro che negativa: soprattutto in Nevada, dove - secondo un recente sondaggio di Real Clear Politics - Clinton starebbe perdendo terreno e si configurerebbe ormai un testa a testa tra i due avversari.