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Esteri
Usa, 2020 l’anno più incerto di tutta la storia degli Stati Uniti

2020 è l’anno della pandemia da Coronavirus. Tutti i Paesi del mondo ne sono stati colpiti sia a livello sanitario che economico. Gli Stati Uniti hanno avuto, fino ad ora, 3.300.000 contagi  e 136293 vittime e la diffusione sembra non mostrare calo mentre l’infezione, pare essere, meno letale.

Ma gli Stati Uniti stanno vivendo un anno di grande incertezza ed inquietudine non solo per il Coronavirus ma per altri tre momenti esplosi insieme al virus.

Il primo è certamente l’elezione del Presidente il 3 di novembre. Un qualcosa di rituale ma che questa volta è abbastanza differente. Per il momento pochi bagni di folla dei due candidati, la scelta di gestire una campagna on line, l’insicurezza di conoscere le reali intenzioni attraverso i sondaggi di cittadini che tutto hanno in mente meno che il rinnovo del Presidente. E così i sondaggi di ogni mese sul gradimento dei due contendenti, su quanto siano ritenuti affidabili, su quanto vorranno fare per il Paese affoga in mezzo a un uragano di notizie legate all’evoluzione della pandemia. Un’incertezza tale che, per la prima volta, i sondaggi indicano invantaggio nei sondaggi (+15%9 il candidato (Joe Biden) che meno si è fatto vedere e che per il momento ha presentato un programa economico ‘fotocopia’ dell’avversario Trump. 

Il secondo è l’esplosione in tutto il Paese di movimenti antirazzisti scesi nelle piazze dopo l’omicidio da parte della polizia di Minneapolis dell’afroamericano di 46 anni, George Floyd. Un movimento quasi spontaneo che è esploso al grido di ‘Black Lives Matter’ e che ha fatto riaffiorare all’improvviso tutti i fantasmi di un passato che l’America non ha mai del tutto sepolto. L’incertezza sta nel non sapere fino a quando e come questo ’ sentiment’ cesserà o non continuerà a riflettersi sulla vita e sulle libertà del Paese. Un esempio a caso le richieste provenenti da più parti di tagliare il budget del Corpo di Polizia. 

Il terzo è il revisionismo storico e culturale che da un lato vuole rivedere e cambiare i testi di storia americana per mettere alla luce molti avvenimenti nascosti o addirittura scomparsi e dall’altro vuole abbattere tutti quei simboli che ricordano una storia di omicidi, prevaricazioni dei bianchi, i conquistatori schiavisti di indigeni e neri. Ed allora si abbattono le statue simbolo, da quelle di Theodore Roosevelt, George Washington, Thomas Jefferson fino a Cristoforo Colombo. In un vortice di violenza che guarda con odio monumenti naturali simbolo dell’America come il Monte Rushmore che raffigura i 4 Presidenti, due dei quali proprietari di schiavi e il terzo uccisore di indigeni.

E su questi tre importanti momenti di incertezza si erge drammatico, il quarto, preoccupante ed incerto il contagio da Coronavirus.

Sembrava tutto quasi finito ed invece il virus sembra essersi dimenticato dell’estate e quindi del caldo ed è tornato a infettare nel Paese moltitudini di persone, dimostratesi troppo spesso irresponsabili. 

Solo in 5 Stati americani i casi di infezione sono diminuiti. In tutti gli altri stanno crescendo. California, Florida, Texas e New Jersey sono quelli che hanno visto il trend di casi in forte crescita.

Molti esperti della sanità sostengono preoccupati che ‘adesso stiamo avendo ancora un rapido riempimento degli ospedali e delle terapie intensive ma in parallelo abbiamo personale esausto dalla battaglia precedente’.

E così ritornano in alcuni Stati misure di contenimento, come un forte aumento di test in Georgia, l’obbligo di indossare mascherine anche all’aperto in oltre 20 Stati, o il richiamo della Guardia Nazionale in Michigan per aiutare il personale sanitario o per la distribuzione di cibo.

E i record di contagi al giorno vengono superati di 24 ore in 24. Ieri gli Stati Uniti hanno registrato per ben due volte nella settimana numero record. E così è successo in Louisiana, California, Arizona e Florida.

E l’incertezza dell’evoluzione della malattia si trasferisce pesantemente sull’economia che se da un lato fa crescere Wall Street a ritmi insperati, dall’altro mantiene ancora alto il numero dei disoccupati.

E giorno dopo giorno l’America, preoccupata, si confronta con queste agitazioni epocali che fanno del 2020 l’anno più incerto di tutta la storia americana.   

 

 

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