Usa, Trump attacca Obama: "Mi ha spiato. E' un nuovo Watergate"
Donald Trump accusa Obama di averlo spiato. E intanto studia di separare i figli dalle madri se arrivano insieme clandestinamente negli Stati Uniti
Trump: denuncia "Watergate Obama, mi spiava durante campagna"
Alle strette per i sospetti della 'Russia connection', il presidente americano, Donald Trump, reagisce attaccando il suo predecessore, Barack Obama. "Ho appena scoperto che Obama aveva messo sotto controllo i telefoni alla Trump Tower poco prima della vittoria. Non fu trovato nulla. Questo e' maccartismo". La serie di 'tweet', diffusa all'alba americana, continua: "E' legale che un presidente in carica faccia intercettazioni sulla corsa presidenziale prima del voto? Su questo gia' si era pronunciato un tribunale. Toccato di nuovo il fondo". "Scommetto che un bravo avvocato farebbe un'ottima causa sul fatto che il presidente Obama intercettava le mie comunicazioni ad ottobre, proprio prima delle elezioni". E infine: "Da quanto tempo andavano avanti le intercettazioni ordinate da Obama durante il sacro processo elettorale? Questo e' il Nixon-Watergate. Il tipo e' cattivo (o malvagio)".
Trump vuole separare i figli dalle madri arrivati clandestinamente
L'amministrazione del presidente Donald Trump sta valutando la possibilita' di separare i figli dalle madri se arrivano insieme clandestinamente negli Stati Uniti. Lo riporta la Abc segnalando che l'obiettivo sarebbe quello di scoraggiare l'immigrazione irregolare e in particolare l'arrivo di donne con minori. La misura sarebbe "al vaglio" secondo quanto dichiarato alla Abc da un funzionario del dipartimento per la Sicurezza Nazionale.
L'idea del dipartimento per la Sicurezza Nazionale e' quella di separare le madri dai figli se catturati insieme mentre attraversano le frontiere degli Stati Uniti illegalmente; un drastico cambiamento rispetto alla situazione attuale, che consente alle famiglie che rischiano l'espulsione di essere rimesse in liberta' e rimanere insieme fino a quando la loro richiesta non sia valutata. La proposta, anticipata dall'agenzia Reuters ma rilanciata con grande risalto dai media americani, consentira' alle autorita' di frontiera di fermare e trattenere i genitori, separandoli dai figli che sarebbero affidati ai servizi sociali. Insorgono ovviamente le associazioni a tutela dei diritti civili, sostenendo che la proposta non superera' il vaglio dell'esame di costituzionalita', esattamente come altri ordini esecutivi firmati dal presidente americano, Donald Trump.
"Separare le madri che cercano asilo politico dai loro figli viola i loro diritti (garantiti) dal Quinto Emendamento della Costituzione", ha detto Christina Fialho, direttore esecutivo delle Community Initiatives for Visiting Immigrants in Confinement, a BuzzFeed News La risposta del dipartimento per la Sicurezza Nazionale, affidata a un comunicato, sottolinea l'idea di "scoraggiare" gli immigrati senza documenti ad entrare in Usa: "Il viaggio verso Nord presenta troppe situazioni pericolose per i bambini - portati da genitori, parenti o trafficanti- che sono spesso sfruttati, abusati e possono anche morire". "Con la sicurezza in testa, il dipartimento per la Sicurezza Interna esplora continuamente le opzioni che possono scoraggiare costoro da anche solo a intraprendere il viaggio".
Ma i gruppi a tutela dei migranti ribattono che le politiche migratorie del passato hanno dimostrato che l'arresto non dissuade gli immigrati dal mettersi in viaggio. "Il governo non e' stato in grado di mostrare l'evidenza empirica che l'arresto ferma le migrazioni", continua Fialho. "Anche se il governo potesse, separate i bambini dai loro genitori e' pericoloso e incostituzionale".