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Esteri
Usa, un morto ‘bianco' a Portland riaccende la campagna presidenziale
(fonte Lapresse)

E la violenza non sembra calare negli Stati Uniti alle soglie delle elezioni che, secondo Trump e Biden, saranno le più importanti nella storia recente del Paese. Un uomo è stato ammazzato con un colpo al petto a Portland in Oregon nelle prime ore della notte dello scorso sabato. 

L’accaduto è successo durante gli scontri tra manifestanti nelle strade della città.

Due le fazioni, da una parte il movimento antirazziale facente capo al ‘Black Live Matter’ e dall’altra una carovana di centinaia di automobili guidate dai supporters di Donald Trump.

La vittima, secondo l’Associated Press, aveva un cappello con il marchio dei Patriot Prayer, un gruppo locale di ultradestra che già in altre occasioni si era scontrato con la gente antirazzista in  strada per manifestare contro l’assassinio di Minneapolis dell’afroamricano George Floyd e la violenza degli agenti sulle gente di colore. Al momento non è noto né il nome del morto né quello di chi ha sparato.

Secondo il comunicato della polizia di Portland ‘la carovana di oltre 100 veicoli è entrata nella città e, tra i manifestanti e gli occupanti dei veicoli, sono partiti insulti e in qualche caso litigi ‘vis a vis’. Molte le denunce e gli arresti per condotta pericolosa e detenzione illegale di armi.

‘Verso le 21-ha precisato il comunicato-si sono sentiti degli spari, la polizia accorsa sul posto immediatamente ha incontrato gente attorno ad un uomo colpito a terra e morto’.

La morte dell’uomo è stata la conclusione tragica di una settimana difficile per tutti gli Stati Uniti. 

La domenica passata a Kenosha, una cittadina di 100000 persone nel Wisconsin, un agente ha sparato ben 7 colpi alla schiena ad un giovane afroamericano , Jacob Blake, di fronte ai suoi bambini. Risultato: il giovane è ora all’ospedale paralizzato dalla vita in giù. E l’accaduto ha scatenato le manifestazioni del movimento antirazzista ‘Black Live Matter’. E poi anche una protesta unica nella storia americana delle diverse leghe sportive, dalla NBA di basket, al baseball, al football, al calcio e al tennis.

Proteste pesanti che si sono trasformate, come in altre volte, in momenti di violenza con saccheggi, incendi e violenze per tre giorni e tre notti.

Perchè sono tre mesi che il Paese è attraversato da manifestazioni e violenze che hanno portato a saccheggi di negozi e rimozione e distruzione di statue e automobili incendiate.

E la violenza ha dato credito al messaggio di Trump e dei repubblicani di ‘Law & Order’. Il Presidente ha mandato la Guardia Nazionale che in molti casi, con il polso duro, ha soffocato i disordini ma scatenato la protesta degli stessi sindaci delle città che si sono visti scavalcati nella gestione della sicurezza nelle loro città.

Le immagini degli agenti federali che arrestavano molti manifestanti e che usavano gas lacrimogeni hanno provocato indignazione sulle reti sociali e tra i democratici. Però una parte del Paese sembra essere molto in sintonia con il pugno duro del Presidente. I sondaggi, che fino a un mese fa lo davano superperdente adesso stanno cominciando a cambiare e i due, in alcuni casi, sono alla pari.

Certo è che le accuse di incapacità rivolte dal Presidente ai Governatori e ai sindaci, tutti democratici, di non essere capaci di mantenere l’ordine e la sicurezza in casa propria, stanno facendo breccia soprattutto sui molti indipendenti ed indecisi al voto.

E i tuit del Presidente la dicono tutta su quella che sarà la direzione della campagna repubblicana da qui a novembre’ non è possibile , dopo 95 giorni di proteste, vedere un sindaco che non ha idea di quello che sta facendo. I cittadini di Portland non possono accettare questa assoluta mancanza di sicurezza. Il sindaco è un tonto, ci vuole la Guardia Nazionale’.

Non si parla più di pandemia ma di sicurezza e il messaggio sembra pagare di più  per i repubblicani.

La responsabile della campagna Biden ha accusato il Presidente di incitare la gente alla violenza ‘ Ha spinto i suoi fans ad uscire , ad essere aggressivi. E’ meglio per questo Presidente se nel Paese aumenta l’anarchia e il caos’.

E, su questi nuovi binari, la campagna per la Presidenza degli Stati Uniti sta continuando a percorrere il suo ultimo complicato miglio. 

 

 

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