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Esteri
Venezuela, rivolta militare anti-Maduro. Golpe sventato. Arresti a Valencia

Un gruppo di militari del  cosiddetto Fronte Paramacay nello stato di Carabobo, nel nord  del VeNezuela, si e' sollevato, ma e' stato riportato  all'ordine da un'altra fazione dell'esercito. Lo ha reso noto  il dirigente chavista, Diosdado Cabello, che ha parlato di  azione "terroristica".  Circola anche un video in cui si vede un gruppo di una  ventina di uomini, vestiti con uniformi militari, che portano  lunghe armi e accompagnano un portavoce che si identifica come  "capitan Juan Caguaripano" e "comandante dell'operazione David  Cabobo", il quale annuncia "la ribellione" contro la "tirannia  assassina di Nicolas Maduro".

Il video con cui è stato annunciato il golpe

 

L'uomo afferma anche che non si  tratta di un "golpe".  Cabello ha aggiunto che sono stati "arrestati vari  terroristi".  Cabello, che e' il 'numero due' del  regime, ha dato dunque per chiuso l'episodio di sollevazione  militare: "La situazione e' sotto controllo" ha scritto su  Twitter. Ma l'episodio e' una conferma dell'altissima tensione  in Venezuela e che, proprio dai militari, potrebbe arrivare la  svolta alla perdurante situazione di crisi.  Valencia si trova ad appena 160km da Caracas, nel centro  del Paese, e la base militare coinvolta alberga un enorme  numero di blindati. 

Caguaripano, il capitano del video, espulso dalla carriera  militare nel 2014, nel messaggio annuncia di voler ristabilire  "l'ordine costituzionale": l'uomo si e' dichiara "in legittima  ribellione, uniti al coraggioso popolo venezuelano per  disconoscere la tirannia assassina di Nicolas Maduro". Attorno  a lui una quindicina di uomini in uniforme militare. "Questo  non e' un colpo di Stato", sottolinea, "ma un'azione  civico-militare per ristabilire l'ordine costituzionale", per  "salvare il Paese dalla distruzione totale, per fermare gli  assassinii da parte del regime" di giovani e civili. E chiede  "l'immediata formazione di un governo transitorio e libere  elezioni".  Ma anche l capo delle Forze Armate, il ministro della  Fifesa, Vladimir Padrino, ha dichiarato, su Twitter, che "non  hanno potuto fare niente contro il FANB, l'esercito... Hanno  provato ad assalirlo con un attacco terroristico. Ma non ci  sono riusciti". 

Durante il tentativo di sollevazione, nelle vicinanze del  forte militare, si sono sentiti colpi di arma da fuoco e le  forze fedeli a Maduro che spronavano i rivoltosi, mediante  megafoni, a deporre le armi.  Cabello ha definito i rivoltosi come "terroristi mercenari"  e assicurato che "vari di loro sono gia' stati arrestati"; e ha  aggiunto, sempre su Twitter, che dopo la sollevazione, il  governo ha attivato piani di difesa e dispiegato truppe per  "garantire la sicurezza interna". "Assoluta normalita' nel  resto delle unita' militari del Paese", ha poi aggiunto.

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