Yemen, nuovi raid contro gli sciiti. Putin all'Iran: stop alle ostilità
I caccia della coalizione sunnita contro lo Yemen hanno attaccato all'alba la provincia di Saada, roccaforte delle milizie sciite Houthi nel nord del Paese, al confine con l'Arabia Saudita. Lo hanno riferito fonti tribali. Le incursioni hanno colpito un mercato a Kataf al Bokaa, nel nord della provincia, uccidendo o ferendo una quindicina di persone.
Yemen: Cremlino, Putin a Rohani, "stop immediato alle ostilità" - Il presidente russo Vladimir Putin e quello iraniano Hassan Rohani hanno discusso giovedi' della situazione "fortemente deteriorata" in Yemen, come pure dei "progressi" compiuti nei negoziati con i 5+1 (Usa, Russia, Cina, Francia, Gb e Germania) sul programma nucleare di Teheran. Lo ha riferito il Cremlino in una nota, riportando i contenuti della conversazione telefonica avuta tra i due leader, "su iniziativa della parte iraniana". La Russia, si legge nel comunicato, "ha sottolineato l'importanza della cessazione immediata delle ostilita' e dell'attivazione degli sforzi, anche all'interno dell'Onu, per sviluppare opzioni di soluzione pacifica del conflitto". "La discussione di questo tema, nel corso della conversazione con Rohani, testimonia che Mosca e' seriamente preoccupata per lo sviluppo della situazione in Yemen", ha commentato a Interfax il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. Putin non e' stato l'unico leader degli attori del negoziato sul nucleare, con cui Rohani ha avuto contatti giovedi'. Il capo di Stato iraniano ha parlato al telefono anche con il francese Hollande e il britannico David Cameron, mentre a Losanna sono ripresi i colloqui tra il ministro degli Esteri Mohammad Javad Zarif e il segretario di Stato Usa, John Kerry. Lo sviluppo degli eventi in Yemen, con i raid dell'Arabia Saudita contro i ribelli houthi appoggiati dall'Iran, complica la trattativa per raggiungere un accordo quadro tra Iran e i 5+1 entro fine marzo, come auspicato.