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Food
Consorzio Gorgonzola: assemblea e show cooking di Cannavacciuolo

Si è svolta ieri pomeriggio presso l’hotel Westin Palace di Milano l’Assemblea annuale dei soci del Consorzio per la tutela del formaggio Gorgonzola. Ad aprire i lavori il Presidente Renato Invernizzi, che ha illustrato i dati di produzione ed export (vedi comunicato “I numeri del gorgonzola Dop”) insieme ad una panoramica sull’attività svolta dal Consorzio nel 2015. 

Il consulente scientifico del Consorzio Gorgonzola, Prof. Erasmo Neviani insieme alla dottoressa Monica Giroli, nutrizionista presso il Centro Cardiologico Monzino IRCCS di Milano, ha presentato il booklet “Gorgonzola Dop: Buono da sapere, ottimo da gustare” edito dal Consorzio, in collaborazione con l’Agenzia SPRIM che sottolinea l’alto valore nutrizionale e la salubrità del prodotto, insieme al suo utilizzo gastronomico-culinario e ad alcune sue peculiarità. Non tutti sanno, ad esempio, che il Gorgonzola è un “mood food” (vedi comunicato “La felicità nel piatto”). 

A seguire l’intervento dello chef ANTONINO CANNAVACCIUOLO che, coadiuvato dalla giornalista Roberta Schira e dal Presidente Invernizzi, ha coinvolto a sorpresa il produttore Alberto Dall’Asta e la giornalista Elisabetta Ranieri in uno showcooking arricchito dai preziosi consigli e dalla simpatia dello chef bi-stellato. I due contendenti si sono sfidati sulla ricetta dei fiori di zucca al gorgonzola (vedi in allegato la ricetta nella versione proposta da Cannavacciuolo). Ad insindacabile giudizio di Cannavacciuolo, la vincitrice si è aggiudicata una cena al Relais et Châteaux Villa Crespi mentre il secondo classificato ha vinto una cena al Cannavacciuolo Café & Bistrot di Novara. L’evento si è concluso con un cocktail a base di gorgonzola dolce e piccante nel lounge bar dell’hotel.


I NUMERI DEL GORGONZOLA DOP

 

PRODUZIONE ED ESPORTAZIONE 

Nel 2015 la produzione e l’esportazione del formaggio Gorgonzola hanno segnato un trend positivo: +1,3% nella produzione e ben +12,96% nell’esportazione. Sono state prodotte 4.501.237 di forme (+57.699 rispetto all’anno precedente), superando così ulteriormente i numeri del 2014, anno record del gorgonzola. 

In Piemonte si concentra il 68% della produzione di Gorgonzola Dop, con Novara che da sola ne raccoglie quasi la metà, mentre la Lombardia convoglia il 32% della produzione. Il Gorgonzola Piccante rappresenta circa il 10,59% della produzione totale (+12% rispetto al 2015), mentre quello prodotto con latte di provenienza biologica (23.000 forme nel 2015) registra un aumento piuttosto lieve (+3%).

Tra i formaggi Dop italiani esportati, che insieme fanno registrare un più che positivo +8,9%, l’unico formaggio con una percentuale a due cifre è il Gorgonzola! Nel 2015 sono partiti, infatti, verso il resto del mondo 18.558 tons di prodotto (+12,6% rispetto al 2014). L’Unione Europea si conferma mercato di riferimento, con Germania e Francia che valgono da sole oltre il 40% di tutto l’export europeo. L’Asia aumenta l’import del 14,1% e gli Stati Uniti, tenuto conto dei passaggi intermedi con alcuni paesi dell’Unione, rimangono pressoché invariati. Buoni incrementi (+25%) verso il Canada, dopo le azioni a protezione delle indicazioni geografiche, mentre fra gli altri paesi nel mondo, curiosi aumenti verso il Brasile che cresce del 40% (5 tons. in più) ed in Vietnam che quadruplica l’import del 2014 (i dati Clal su fonte Istat registrano il passaggio da 329 kg nel 2014 a 1.439 kg nel 2015).

Un importante momento di incontro tra la domanda dei mercati esteri e l’offerta di Gorgonzola è stato sicuramente EXPO MILANO. Nel 2015l’attività del Consorzio Gorgonzola si è concentrata, infatti, soprattutto sulla valorizzazione del prodotto nella vetrina internazionale offerta dall’esposizione universale a cui il Consorzio ha partecipato attivamente con una presenza fissa al padiglione di Federalimentare “Cibus è Italia”.


IL CONSUMO INTERNO

Sul fronte dei consumi interni lo scenario vede la spesa alimentare delle famiglie italiane in lieve ripresa nel 2015 rispetto agli anni precedenti (+0,4% rilevazioni Ismea Nielsen). Nello specifico il Gorgonzola ha chiuso con un aumento del 2,8% in volume (dati Gfk Euirsko) e nel numero di famiglie acquirenti (+5%). Calano leggermente gli atti di acquisto e l’acquisto medio, ma aumentano le quantità per singola volta. Praticamente gli italiani comprano gorgonzola un po’ meno spesso, ma in gran quantità! Opposta la tendenza che si registra nel centro sud dove il numero di famiglie acquirenti cresce del 4,8%, ma il volume cala sensibilmente. Rimane comunque sempre il nord l’area in cui si consuma maggiormente il Gorgonzola con un punto in percentuale in aumento. 

I canali di acquisto vedono in crescita i volumi di super e del libero servizio (50% del totale) a scapito di discount, ambulanti e specializzati. La vendita del prodotto a peso variabile al banco (43,7%) cresce sensibilmente rispetto al peso variabile take-away (42,5%) a conferma del cambiamento dei modi di acquisto delle famiglie italiane. I prezzi medi, sia al consumo sia all’ingrosso, rilevati dall’indagine, rimangono invariati rispetto all’anno precedente: Gorgonzola dolce € 9,66 al kg, Gorgonzola piccante € 10.35 al kg.

 

L’ATTIVITA’ SUI MERCATI ESTERI CON GLI ALTRI FORMAGGI

Prosegue la collaborazione con i Consorzi Asiago, Mozzarella di Bufala Campana e Parmigiano Reggiano alla realizzazione del progetto Grandi Formaggi Dop.
Il progetto ha avuto nel 2015 una forte caratterizzazione didattico – formativa. L’obiettivo principale è stato sia riaffermare l’importanza di questo progetto comune, portandolo sul palcoscenico di uno degli eventi food più seguiti dell’anno, Identità Golose a Milano, sia diffondere tra i giovani, futuri professionisti, gli importanti valori delle DOP, la conoscenza tecnica dei prodotti e un’informazione dettagliata e precisa sul ruolo dei Consorzi, dialogando e coinvolgendo direttamente gli Istituti Alberghieri Italiani sia con eventi di formazione in loco sia attraverso il web contest di ricette, “CHEF DOP” rivolto a tutti gli studenti delle scuole alberghiere italiane. Il vincitore è stato decretato dalla food blogger Sonia Peronaci.

Con l’ausilio dello stand della Associazione dei formaggi italiani dop (Afidop), il Consorzio Gorgonzola ha partecipato ad Anuga a Colonia e a GulFood a Dubai, mentre con l’ausilio dello stand AICIG a TuttoFood a Milano.

 

DIFESA LEGALE, TUTELA DELLA DENOMINAZIONE E VIGILANZA


L’attività di difesa legale e di tutela della denominazione è un tema di fondamentale importanza per il Consorzio Gorgonzola che dal 1970 è impegnato in questo delicatissimo campo sia a livello nazionale che a livello internazionale. 
Nel 2015 è stata depositata domanda per la protezione del marchio “Gorgonzola” in Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Kazakistan e Corea del Sud. La difesa del marchio si articola a sua volta nella lotta alla contraffazione, nella registrazione del marchio consortile “” nei vari Stati esteri, e nel rispetto del disciplinare di produzione. Ed è proprio su questo ultimo aspetto che a livello nazionale il Consorzio Gorgonzola incontra maggiori gli ostacoli in quanto, registra continuamente nuovi prodotti che si “spacciano” per formaggio Gorgonzola DOP o che vantano essere varianti della DOP originale sfruttando la notorietà che il Gorgonzola Dop porta con sé. 

Il Gorgonzola, tuttavia, può avere soltanto due varianti “legali”: il Dolce e il Piccante. 

Anche sul fronte internazionale si moltiplicano i casi di utilizzo errato della denominazione o di parte di essa (prefisso GORGO e suffisso ZOLA) dovuti principalmente all’enorme notorietà di cui il Gorgonzola gode anche all’estero. Sono in continuo aumento, infatti, i casi di prodotti commercializzati come “Made in Italy” e identificati con la Dop, che in realtà non sono italiani né tantomeno certificati; tali prodotti sono il frutto di attività mirate a sfruttare il pregio che i nostri prodotti caseari vantano all’estero a discapito delle aziende produttrici. Proprio a tutela di queste ultime e del consumatore finale il Consorzio Gorgonzola è da sempre attivo nel monitorare i Paesi nei quali questo tipo di attività si verifica e nell’intraprendere eventuali azioni legali a tutela della denominazione.

Qualche numero per capire meglio la portata del fenomeno: Nel 2015 sono state fatte, 432 campionature di formaggio Gorgonzola nelle regioni di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta per i controlli previsti dal Disciplinare di produzione, preventivamente concordate con il servizio ICQRF (repressione frodi) di Nord Ovest di Torino. Inoltre sono stati effettuati:
67 verbali di visita; 64 verbali di verifica circa l’utilizzo della DOP Gorgonzola nei prodotti composti; 236 visite di Vigilanza su operatori e punti vendita sia grandi che piccole superfici; 108 verbali di prelievo per i controlli analitici previsti dal Disciplinare di produzione.

Sul fronte estero, invece, si è svolta l’operazione comunitaria Opson 5 consistita nel controllo da parte degli Organi Pubblici nella Unità Europea che hanno effettuato, da Dicembre 2015 fino a fine Febbraio 2016, una massiccia verifica delle operazioni di Import-Export intra-UE, che mirava a verificare l’utilizzo e la rispondenza delle indicazioni che avevano come riferimento anche la DOP Gorgonzola. Operazione inserita nel piano UE di contrasto e lotta alla contraffazione delle potenziali frodi commerciali ed all’indebito sfruttamento della proprietà di marchio intellettuale che dagli iniziali 27 paesi è arrivata ad un’attuale adesione di 57 paesi, comprensivi anche degli Stati Uniti e della Cina ed i cui risultati saranno resi pubblici presumibilmente nel mese di giugno 2016.

Congiuntamente con i colleghi del Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana DOP si sono compiute attività di verifica e controllo all’apertura di EXPO 2015 atte a prevenire alcune situazioni non conformi presenti all’interno della manifestazione. Sono state inoltre inviate all’Unità “Ex Officio” del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, 4 segnalazioni per violazioni commesse ai danni della DOP Gorgonzola, all’estero (Inghilterra, Germania, Francia, Belgio), ancora oggetto di valutazioni per violazione al disciplinare di produzione.

 

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