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Clima, il Regno Unito accelera ancora: in Europa taglio del 55% di CO2 al 2030

Il Regno Unito anticipa l'Europa di quindici anni e preannuncia l'impegno a incrementare al 78% il taglio delle emissioni di anidride carbonica entro il 2035. Il Paese guidato dal premier Boris Johnson si fa così primo portavoce della battaglia contro l'inquinamento e i cambiamenti climatici. La formalizzazione è attesa in settimana- anticipano oggi i media- e mira a marcare una svolta rispetto al disimpegno dell'era Trump e al consolidamento dell'immagine leader del Paese in vista della conferenza Onu CoP26, in calendario a Glasgow in Scozia a novembre sotto presidenza britannica e in partnership con l'Italia.

Il ministro della Attività Produttive, Kwasi Kwarteng, ha da parte sua precisato che il nuovo obiettivo al 2035 "terrà conto delle ultime raccomandazioni del Comitato britannico sul cambiamento climatico". 

Anche gli Stati membri dell'Ue, alla vigilia del summit sul clima, hanno concordato- secondo quanto riferisce una nota diffusa da Bruxelles- l'obiettivo di ridurre le emissioni responsabili dei gas serra di "almeno" del 55%

L'accordo politico provvisorio raggiunto tra il Consiglio e il Parlamento europeo stabilisce come legge l'obiettivo di un'Unione Europea climaticamente neutra entro il 2050 e l'obiettivo collettivo di riduzioni nette delle emissioni inquinanti di "almeno il 55%" entro il 2030 rispetto ai valori del 1990.

"Siamo molto soddisfatti dell'accordo provvisorio raggiunto. La legge europea sul clima è 'la legge delle leggi' che definisce il quadro per la legislazione dell'Ue sul clima per i prossimi 30 anni", sottolinea in una nota il ministro portoghese per l'Ambiente e l'azione, Joao Pedro Matos Fernandes, il cui Paese detiene la presidenza di turno dell'Ue.

Il raggiungimento di un accordo su questo aspetto fondamentale della cosiddetta legge sul clima consente all'Ue di presentarsi con un messaggio rafforzato di sfida ambientale al vertice virtuale convocato dal capo della Casa Bianca. 

“Il nostro impegno politico per diventare il primo Continente climaticamente neutro entro il 2050 è ora anche un impegno legale. La legge sul clima inserisce l'Ue su un percorso verde per una generazione. È il nostro impegno vincolante per i nostri figli e nipoti", dichiara la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che si dice "lieta" dell'accordo raggiunto sul Green deal europeo.     

La legge europea sul clima - su cui le istituzioni Ue hanno raggiunto l'accordo - sancisce l'impegno dell'Unione a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 e l'obiettivo intermedio di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. 

 

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