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Energia: boom di rinnovabili, sì dell'Asia, speranza Biden... il bilancio 2020

di Marta Barbera

Un anno energetico denso tra il boom delle rinnovabili, gli annunci carbon free di Unione Europea e Asia e la "speranza" Biden negli Stati Uniti. La sintesi

Energia: il boom delle rinnovabili 2020 

La pandemia ha messo ko i consumi di energia di tutto il mondo, ostacolando investimenti e rallentando l'economia. Ma non per le fonti rinnovabili. Secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia internazionale dell'energia, il rinnovabile nel 2020 ha battuto la crisi da Covid, registrando una crescita esponenziale, con circa 200mila megawatt di nuovi impianti. Un trend positivo, che secondo il report non si arresterà: "Sarà un anno da primato anche il 2021. A oggi le rinnovabili rappresentano quasi il 90% dell’aumento della capacità di potenza totale in tutto il mondo, l’anno venturo riusciranno a raggiungere una crescita più rapida mai registrata negli ultimi sei anni". 

 

Energia: Green New Deal e strategie Ue 2020 

LP 11251894(fonte Lapresse)Guarda la gallery

Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Europea, in questo 2020 ha fatto del Green Deal la bandiera del suo mandato. Un piano da mille miliardi di euro di investimenti "verdi" in grado di "cambiare" gli assetti energetici futuri dell'Unione. Ecco le strategie "più discusse" degli ultimi dodici mesi: 

1- Sviluppo sostenibile: il primo passo del piano verde europeo è stato il Meccanismo per la transizione giusta,  supportato dal "Just Transition Fund". Un progetto che si basa su: il fondo per la transizione equa, un sistema specifico nell'ambito di InvestEU e uno strumento della BEI. Si prefigge come scopo la riduzione di combustibili fossili e il passaggio a tecnologie meno inquinamenti, sopratutto nei paesi con Pil più basso. 

2- Legge per il clima e crescita sostenibile: nel 2020 l'Europa ha varato una legge per il clima per rendere sempre più raggiungibili l'obiettivo delle zero emissioni entro il 2050. Il piano è ben chiaro: ridurre i gas inquinamenti in tutta l'Unione dal 40% al 50-55% in dieci anni, seguendo una road map. 

3- Energia pulita: un'altra tematica fondamentale è stata definire una strategia energetica efficiente. I punti presi in esame hanno spaziato dalla valutazione dei piani nazionali per l'energia, all'innovazione per il settore dell'edilizia, passando per le misure sull'eolico offshore. 

4- Agricoltura più sostenibile: in campo c'è la sfida di rendere più green la politica agricola comune, con un piano strategico che unisce il green new deal alla politica alimentare sostenibile "Farm to fork: dal produttore al consumatore". Un tema caldo, anche per il 2021, sarà la riduzione nel settore agricolo dell'uso di pesticidi chimici e di fertilizzanti antibiotici. 

Energia: il "sì" di Cina, Giappone e Corea del Sud

Cina da apripista, seguita da Giappone e Corea del Sud: il 2020 è stato l'anno del "sì" asiatico verso il raggiungimento delle zero emissioni entro i prossimi anni. Il presidente cinese Xi Jinping, parlando all’assemblea generale delle Nazioni Unite: "Ridurremo il picco delle emissioni di CO2 prima del 2030 e poi  diventeremo neutrali, in termini di emissioni, entro il 2060".  Yoshihide Suga, leader del Giappone: Tokyo centrerà le emissioni nette di anidride carbonica entro il 2050. Rispondere al cambiamento climatico non è più un vincolo alla crescita economica. Dobbiamo cambiare il nostro modo di pensare, adottando misure assertive contro il cambiamento climatico". E anche la Corea del Sud, a distanza di pochi giorni, si inserisce nel nuovo corso di politiche green dei giganti economici asiatici ed entro il 2050 punta al target emissioni zero, confermando gli impegni assunti su scala globale. 

Energia: la "speranza" Biden negli Usa 

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Nel 2020, il neo presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden, ha fatto della svolta green e della lotta ambientale il suo cavallo di battaglia durante la corsa alle presidenziali. Un gruppo di lavoro specifico e congiunto, capeggiato dalla deputata Alexandria Ocasio-Cortez e dall’ex segretario di stato John Kerry, si è dedicato alla redazione di un programma ambizioso: il raggiungimento della neutralizzazione carbonica entro il 2050, sulla scia del Green New Deal europeo, la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e la riduzione dell'influenza dei combustbili fossili nell'industria americana. "Rivoluzione" o "speranza" green per gli Stati Uniti targata Biden? A pesare è sempre la "governabilità" al Senato. Ma il 5 gennaio 2021 la situazione potrebbe arrivare alla "perfetta" parità.