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Second hand economy, è boom: nel 2020 fatturato a 23 miliardi di euro

Un giro di affari pari all’1,4% del Pil con oltre 23 milioni di persone solo nell'anno del Covid. A spiccare i settori di motori, casa, elettronica e sport
Il mercato dell’usato continua a crescere e nel 2020 registra un vero e proprio “boom”, diventando una leva strategica positiva per il Paese e il pianeta. Nell’anno del Covid infatti- secondo i dati registrati dall’Osservatorio Second Hand Economy condotto da BVA Doxa per Subito- la piattaforma numero uno in Italia per vendere e comprare secondo logiche sostenibili- il fatturato ha generato 23 miliardi di euro, pari all’1,4% del pil italiano. A guidare il settore è principalmente l’online, che ha pesato 10,8 miliardi, ovvero il 46% del totale, in costante aumento. Mentre a livello di utenti il mercato dell’usato ha interessato, nel solo anno del Covid, 23 milioni di italiani. Numeri sorprendenti che hanno collocato il settore della compravendita dell’usato nel podio delle pratiche più sostenibili. Soprattutto per alcune categorie di persone tra le quali laureati, generazione Z e famiglie con bambini piccoli, registrando percentuali tutte sopra il 60.
“La second hand economy nel 2020 si è rivelata un vero e proprio alleato per gli italiani. Grazie soprattutto all'online, si è dimostrata sempre più vicina alle esigenze di una nuova normalità in cui le priorità di tutti sono state riviste, dalle necessità ai desideri di acquisto”, ha commentato Giuseppe Pasceri, CEO di Subito. “Come digital company italiana, leader nella second hand e nella compravendita sostenibile, siamo fieri di poter contribuire per il settimo anno consecutivo attraverso questo Osservatorio realizzato da BVA Doxa a mappare il valore economico e sociale di questa forma di economia circolare che sta diventando sempre più un'abitudine per la maggioranza degli italiani”.
Inoltre, chi nel 2020 ha acquistato o venduto oggetti usati ha deciso di farlo principalmente tramite la rete web. A pesare sicuramente la comodità e la velocità del canale. Per gli acquisti a spiccare sono stati i settori riguardanti casa e persone, sport e hobby, elettronica e veicoli. Nello specifico, le categorie più comprate: libri e riviste, arredamento e casalinghi e informatica. Mentre per quanto riguarda la vendite online, gli italiani hanno privilegiato oggetti di casa, elettronica, sport e veicoli. Tra le categorie di prodotti più diffusi: arredamento, abbigliamento e telefonia.
Ma perché gli italiani scelgono di vendere o acquistare usato? Tra le principali motivazioni a spiccare quelle legate alla possibilità di guadagno, ma non solo: cresce anche il desiderio di collezionare beni e oggetti. L’economia circolare legata al mercato dell’usato rappresenta così, oltre che una scelta sostenibile e intelligente, una nuova possibilità per ridare valore agli oggetti.