CIGS: -48% unità produttive interessate nei primi 5 mesi del 2016
Nei primi 5 mesi del 2016 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato 1.858 decreti di CIGS che hanno interessato 3.157 unità produttive provinciali, registrando rispetto allo stesso periodo del 2015 una flessione del 42,7% per quanto riguarda il numero di decreti e dell’48% rispetto al numero complessivo di unità produttive interessate.
Se si analizzano le causali di questi decreti per sede nei cinque mesi di riferimento, si nota che oltre la metà delle unità produttive coinvolte (52,1%) sono interessate da contratti di solidarietà e che i decreti per crisi aziendale riguardano il 28,5% del totale delle unità produttive interessate, con una flessione superiore a 7 punti percentuali rispetto al numero di unità produttive coinvolte nel corso dello stesso periodo del 2015. Considerando anche le altre causali, le riorganizzazioni e conversioni, interessano il 5,2% delle unità produttive, in diminuzione di 1,5 punti percentuali rispetto ai primi cinque mesi dello scorso anno, mentre le unità produttive che hanno richiesto la CIGS per ristrutturazione sono passate da 193 a 112. L’unica causale che vede un incremento è costituita dai decreti di concessione per amministrazione straordinaria che passano dai 145 del 2015 ai 175 del 2016 (+20,7%) mentre diminuiscono quasi completamente i decreti per fallimento.
Questi i dati emersi dall'indagine sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali in Italia elaborata dall'Osservatorio Statistico dei Consulenti del Lavoro e presentata in occasione del Festival del Lavoro 2016. Dal confronto fra il 2015 e primi cinque mesi del 2016 si nota anche che il settore commercio ha esaurito la sua fase di crisi lo scorso anno. Infatti sia il commercio all’ingrosso che al dettaglio totalizzavano oltre il 22% delle sedi provinciali in crisi nel 2015. A catalizzare le decretazioni nazionali sulle crisi sono, invece, i settori del magazzinaggio e dell'attività di supporto ai trasporti seguito dal commercio al dettaglio e da alcuni settori del comparto industriale siderurgico.