Tessera professionale europea, al via dal 18 gennaio

La tessera professionale europea (EPC), disciplinata dagli articoli da 4-bis a 4-sexies della direttiva 2005/36/CE (come modificata dalla direttiva 2013/55/UE), si applica alle professioni individuate dalla Commissione europea attraverso i propri atti di esecuzione sulla base di specifici criteri di selezione. Il titolare della qualifica professionale relativa ad una professione per cui è stata introdotta l’EPC può scegliere se presentare domanda per il rilascio della tessera, o ricorrere alle procedure “ordinarie” previste dalla direttiva per la libera prestazione di servizi e per la libertà di stabilimento.
La direttiva è entrata in vigore il 17 gennaio 2014; gli Stati devono recepirla entro il 18 gennaio 2016.
fonti:
recante modifica della direttiva 2005/36/CE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali e del regolamento (UE) n. 1024/2012 relativo alla cooperazione amministrativa attraverso il sistema di informazione del mercato interno («regolamento IMI») (Testo rilevante ai fini del SEE)
La tessera sarebbe utile per favorire la mobilità temporanea e il riconoscimento ai sensi del sistema di riconoscimento automatico, nonché per promuovere un processo semplificato di riconoscimento in base al sistema generale. L’obiettivo della tessera professionale europea è di semplificare il processo di riconoscimento e di introdurre l’efficienza economica e operativa a vantaggio dei professionisti e delle autorità competenti. L’introduzione di una tessera professionale europea dovrebbe tenere conto del punto di vista della professione interessata e dovrebbe essere preceduta da una valutazione della sua adeguatezza per tale professione e del suo impatto sugli Stati membri. Tale valutazione dovrebbe essere condotta in collaborazione con gli Stati membri, se necessario. La tessera professionale europea dovrebbe essere rilasciata su richiesta di un professionista e in seguito alla presentazione dei documenti necessari e all’espletamento da parte dell’autorità competente delle corrispondenti procedure di verifica. Se la tessera professionale europea è rilasciata ai fini dello stabilimento, essa dovrebbe costituire una decisione di riconoscimento ed essere trattata come qualsiasi altra decisione di riconoscimento di cui alla direttiva 2005/36/CE. Essa dovrebbe integrare piuttosto che sostituire eventuali requisiti di registrazione legati all’accesso a una determinata professione.