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Audiweb Affaritaliani.it il caso del mese a luglio: +28%
31 brand sui 60 della classifica vedono crescere la propria audience organica nel giorno medio; due sono stazionari; 27 sono in calo
Secondo le rilevazioni di Audiweb, come spiegato da Prima Online, 31 brand sui 60 della classifica vedono crescere la propria audience organica nel giorno medio; due sono stazionari; 27 sono in calo.
Contrastante l’andamento dei quotidiani: in leggera flessione la Repubblica (-2,2%), il Corriere della Sera (-1,8%), Libero (-3,3%) e Il Giornale (-0,7%); più accentuate le perdite della Stampa (-9,7%) e del Sole 24 Ore (-19,2%); in crescita invece Il Fatto Quotidiano (+5,6%). Anche all’interno di uno stesso gruppo editoriale si possono osservare differenze notevoli: tra le testate di Caltagirone Editore, Il Messaggero perde il 9,3%, Leggo guadagna il 2,8%, Il Mattino il 10,3%, Il Gazzettino l’11,8% e il Corriere Adriatico il 18,4%.

Come spiega Prima Online i quotidiani locali in genere sono andati meglio di quelli nazionali. Quelli del gruppo Gedi/Espresso sono cresciuti del 6,7%; Il Centro, che faceva parte dello stesso gruppo fino a due anni fa ma poi è stato ceduto, è cresciuto del 33,6%. La crescita maggiore l’ha registrata l’UnioneSarda (+45,4%), ma questo exploit è dipeso da un fatto tecnico: l’inserimento dei tag nella pagine Amp di Google e negli Instant article di Facebook, in precedenza non rilevati da Audiweb. La stessa operazione l’ha condotta anche il Giornale di Sicilia, che guadagna il 21,6%.
Tra le agenzie di informazione, perde qualche punto l’Ansa (-5,4%), mentre cresce notevolmente l’Adnkronos (+39%); l’Agi non è più rilevata da Audiweb.
Contrastante anche l’andamento dei giornali nativi digital: da un lato l’Huffington Post perde il 7,5% e Business Insider Italia il 20,3%; dall’altro lato Fanpage guadagna il 3,9%, Blitz Quotidiano il 14,7% e Affaritaliani addirittura il 27,6%. Notevole anche l’exploit di Caffeina (+32,6%), magazine online nato come espressione dell’omonimo festival letterario di Viterbo, ma trasformatosi poi in un sito di gossip e cronaca nera, incline a pubblicare informazioni fuorvianti e titoli ingannevoli (NewsGuard gli attribuisce un bollino rosso), segno che non sono solo la qualità e l’accuratezza dell’informazione a pagare su Internet, quanto meno in termini di audience.
