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Coronavirus, Fedeli: un canale Rai per la didattica, la cultura leva decisiva

Il capogruppo PD della Commissione Vigilanza Rai ed ex ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, ha richiesto tramite una lettera aperta su Il Riformista la messa a disposizione di un canale Rai dedicato agli studenti per aiutarli nella didattica.

"L’irrompere del coronavirus nelle nostre vite, ha reso evidente quanto i processi di innovazione digitale rappresentino un’opportunità decisiva, per il presente come per il futuro, a partire dalla scuola. Le reali possibilità di accesso alla didattica a distanza – come a molti altri servizi che sono apparsi necessari – hanno reso però evidente quanto ancora profonde siano le disuguaglianze - continua l'ex ministro dell'Istruzione - uno degli obiettivi strategici che il Paese dovrà darsi con il superamento dell’emergenza è dunque rafforzare l’investimento sul digitale, superando gap di accesso sia tecnologici sia culturali. E la scuola in questo deve essere una priorità, perché è garantendo il diritto all’istruzione che si inizia a contrastare ogni altra forma di disuguaglianza."
 

Un nuovo canale Rai dedicato alla didattica a distanza, uno strumento in più per superare le disuguaglianze


Si legge nel documento: "Una grande opportunità in questo senso viene da quella che insieme al Ministero dell’Istruzione è l’altra grande istituzione culturale e formativa pubblica italiana, la Rai, che già in queste settimane ha messo a disposizione delle esigenze di didattica e studio il suo grande archivio di contenuti scientificamente validati. La proposta che lanciamo come Partito Democratico è di rafforzare la naturale alleanza pubblica tra Ministero dell’Istruzione e Rai, puntando alla creazione di un canale sul digitale terrestre interamente dedicato alla didattica. Un canale con un palinsesto costituito da contenuti formativi prodotti dalla Rai, concordati con e certificati attraverso il Ministero, e realizzati con la collaborazione operativa dei docenti. Un canale in prospettiva dedicato a tutti i cicli, ma che parta da contenuti per la scuola primaria, che è apparso in queste settimane il segmento con più difficoltà nell’attivazione di FAD."

"Non si tratta, è evidente, di un sostituto della didattica a distanza - precisa Fedeli - ma uno strumento in più per accompagnare la crescita di quelle opportunità, andando a superare quasi del tutto i gap di accesso, con un risultato di uguaglianza e facilitazione della vita delle famiglie. E non si tratta di un aggiustamento in corsa, solo per l’emergenza, ma un reale rilancio per il futuro: uno strumento proiettato al prossimo anno scolastico, per essere pronti nell’eventualità che ci si trovi costretti a nuovi momenti di distanziamento fisico."

"Crediamo che cultura, conoscenza e istruzione siano le leve strategiche decisive per la qualità della vita e delle prospettive di una comunità democratica e delle pari opportunità. E sappiamo che alla realizzazione di questi obiettivi la Rai non ha mai negato il proprio decisivo contributo. Unire scuola e servizio pubblico televisivo diventa allora una grande occasione (strategica, sostenibile, etica) di accelerazione e moltiplicazione di opportunità per le nostre ragazze e i nostri ragazzi, e così per tutta la comunità" conclude l'ex ministro dell'Istruzione.

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