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De Girolamo debutta alla conduzione: sarà regina del sabato con "Ciao Maschio"

Ci siamo. Il countdown sta giungendo al termine. C’è attenzione oltre che curiosità sia da parte degli addetti ai lavori che dell’opinione pubblica per questa esclusiva avventura della ex parlamentare Nunzia De Girolamo, stavolta in veste di leader di un programma tutto suo. Un’autentica sfida, l’ennesima, che l’eclettica mamma di Gea affronta in maniera decisa, pregnante e convinta. Era la primavera del 2013 quando l’abbiamo vista salire al Quirinale per il giuramento da Ministro; una giovane avvocatessa di appena 37 anni, ma già con una solida esperienza di coordinatrice e deputato (XVIª legislatura) alle spalle nel turbolento “palcoscenico” di Montecitorio, laddove, peraltro, ha conosciuto l’uomo della sua vita.

Poliedrica, dinamica, affabile, attaccata alla famiglia, segno zodiacale bilancia, la beneventana doc non smette di sorprendere. E quando le porte dell’emiciclo sembrano chiudersi, ad aprirsi sono i portoni del giornalismo e del piccolo schermo. Parola d’ordine: mai darsi per vinti! Cura rubriche per “Il Tempo” e “Libero”, si esibisce a “Ballando con le Stelle” e sposa il progetto vincente di Massimo Giletti a “Non è l’Arena”, da inviata ed opinionista. Storiche le sue coraggiose sortite a Mezzojuso così come profondamente sentito il coinvolgimento diretto con le “vittime” del delicato caso Genovese. Da affascinante capo Dicastero della Repubblica italiana, in quota PdL, a conduttrice su Rai 1, ammiraglia di Viale Mazzini diretta da Stefano Coletta, con partenza da sabato prossimo (13 febbraio) in seconda serata.

Nel mezzo si è alternata tra impegni (seconda rielezione), passioni, gioie e dolori, Covid compreso. Il dietro le quinte di “CIAO MASCHIO” - che solerte lei stessa con ironia ci svela tramite social - mette in luce un lavoro estremamente certosino e accurato da parte anche dei suoi autori e dello staff che sta perfezionando dettagli e preparativi ante-debutto. Eppure, per l’esuberante Nunzia, non si è parlato di sole rose nell’ultimo lustro. La brutta vicenda processuale, durata un settennato – come ha più volte confessato ai media – l’ha messa a dura prova. Sofferenza, smarrimento, paure, cedimento e poi la tanto agognata “liberazione”.

L’incubo finisce con l’assoluzione piena di fronte alla solidarietà di gran parte dei suoi colleghi e – va detto – di non tutta la stampa nazionale che, all’epoca dei fatti, le aveva riservato un trattamento ai limiti della decenza, tipico di quel giustizialismo forcaiolo che da un quarto di secolo padroneggia sui tabloid nostrani. “Mi sono dimessa sebbene fossi una donna e mamma e senza essere indagata. Ricordo bene quei momenti”. Il motore che l’ha tenuta (letteralmente) in vita è la figlia Gea alias “Terra”, nome della protagonista del suo romanzo inedito concepito ai tempi in cui frequentava “Legge” alla Sapienza di Roma. “Era la parte bella di me”, ha sentenziato. Evidentemente, per una strana quanto magica fatalità, le due anime “madre-figlia” erano profeticamente in simbiosi. Un piccolo genio di quasi 9 anni (li compirà a giugno), di indole calma, pacata, serafica e osservatrice, anche in fatto di alte carche istituzionali. Già perché, nonostante la tenera età, sa nomi e cognomi degli ex colleghi di papà, l’inquilino del Colle, i premiers che si sono susseguiti nel corso delle varie tornate e tutti coloro i quali (e sono tanti, forse troppi!) hanno fatto parte degli esecutivi Conte e – statene certi – anche quelli che si insedieranno nella squadra di Mario Draghi.

Un portento che è cardine e faro per la quarantacinquenne show-woman campana la quale ora, nella mission professionale che la attende, si vedrà costretta a muoversi, con particolare destrezza, tre le turbe, i segreti e le ansie dei “maschietti” italiani. Tre protagonisti a puntata, tra questi un politico. Volti noti ovviamente. E allora le domande sorgono inevitabilmente spontanee. Chi varcherò la soglia del suo studio? Assisteremo a colloqui, confidenze, confessioni, gossip? Aleggia un mistero. Quel che trapela dalle diverse interviste uscite in questi giorni (“Chi”, “Oggi”, etc.) è ancora un po’ vago, ma accattivante – testuale: “un viaggio interiore, un disvelamento delle emozioni più nascoste.

Uomini che vogliano spogliarsi delle proprie corazze, che sono in difficoltà: avere a che fare con donne diversissime dalle loro madri li disorienta, li infragilisce”. Uno stimolante salotto dunque, ove la conduttrice ha espresso il desiderio di far accomodare niente meno che Barack Obama, l’istrionico Fiorello o il folleggiante Checco Zalone. Pare tuttavia che l’inseparabile Giletti sia tra i primi ospiti d’eccezione. L’uno o l’altro non fa differenza, la cosa certa è che, per chi si sottoporrà al “terzo grado” della ex forzista, non sarà una passeggiata. A noi rimane l’attesa, fiduciosa, e l’augurio sincero di un grande spettacolo che avrà il sapore di una straordinaria rivincita.

Ad Maiora Nunzia!  

 

       

 

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