Angelucci condannato nel processo sui finanziamenti pubblici ai giornali
Editoria: contributi a giornali, condannato Antonio Angelucci
Il deputato del Pdl Antonio Angelucci e' stato condannato dal tribunale monocratico di Roma a un anno e 4 mesi di reclusione, oltre al pagamento di 600 euro, a conclusione del processo sui finanziamenti pubblici percepiti (e in parte bloccati) dai quotidiani 'Libero' e 'il Riformista' negli anni passati. Assieme all'imprenditore, per il quale il pm Francesco Dall'Olio aveva sollecitato 4 anni di carcere, sono stati condannati a un anno (piu' 500 euro di multa) i rappresentanti legali delle due societa', Arnaldo Rossi e Roberto Crespi, rispettivamente dell''Editoriale Libero' e di 'Edizione Riformiste'. Truffa tentata (dal 2008 al 2011) per il conseguimento delle erogazioni pubbliche e falso erano i reati contestati dalla Procura, mentre per intervenuta prescrizione e' stato dichiarato il 'non doversi procedere' in ordine al reato di truffa consumata, riferita agli anni 2006 e 2007. Ai tre imputati, cui sono state concesse le attenuanti generiche, e' stato riconosciuto il beneficio della sospensione condizionale della pena. Il tribunale ha anche previsto un risarcimento dei danni da liquidarsi in sede civile in favore della Presidenza del Consiglio (costituitasi parte civile) e il pagamento di una provvisionale pari a 100mila euro. Per questa vicenda, nel giugno del 2013, la Guardia di Finanza esegui' un sequestro preventivo di 20 milioni di euro nei confronti delle due societa' editrici che, stando all'ipotesi accusatoria, avevano dichiarato di appartenere a proprietari diversi per aggirare la norma che impedisce all'editore di piu' testate di richiedere distinti contributi pubblici.
Editoria: difensore Angelucci, sua condanna e' ingiusta
"L'onorevole Angelucci non ha commesso i reati per i quali oggi e' stato ingiustamente condannato". Lo sostiene il suo difensore, l'avvocato Pasquale Bartolo, commentando con una nota la condanna del deputato del Pdl a un anno e quattro mesi di reclusione nel processo sui finanziamenti percepiti dai quotidiani 'Libero' e 'il Riformista' negli anni passati. "Nel ribadire la fiducia di Angelucci nella magistratura", il penalista fa sapere di "essere sicuro che in appello il suo assistito non potra' che essere assolto". Quanto ai sequestri a suo tempo disposti dall'autorita' giudiziaria, l'avvocato Bartolo ricorda che "sono stati gia' revocati".