Facebook vieta la vendita di armi tra privati
Facebook ha annunciato il divieto, tanto sulla sua piattaforma principale che su Instagram, di sua proprieta', della vendita di armi da fuoco tra privati. Il gruppo americano ha aggiornato le sue regole di utilizzo, che ora vietano agli utenti, che non siano rivenditori autorizzati, di utilizzare Facebook per mettere in vendita armi o negoziare transazioni tra individui. "Negli ultimi due anni, sempre piu' persone usano Facebook per trovare prodotti o acquistare cose tra di loro", ha spiegato Monika Bickert, responsabile delle politiche di prodotto di Facebook.
"Noi aggiorniamo le nostre regole per i prodotti regolamentati in modo da riflettere questa evoluzione". Il divieto riguardera' le transazioni tra privati, per cui le aziende con licenza potranno continuare a mettere il catalogo e promuovere prodotti su Facebook, che ha piu' di 1,59 miliardi di utenti, e su Instagram. Facebook gia' proibisce la vendita attraverso le sue piattaforme di marijuana, prodotti farmaceutici e droghe illegale. Anche se non direttamente coinvolti nelle operazioni, le reti sociali servono da mercato on-line per negoziare la compravendita di armi da fuoco, e negli ultimi mesi erano diventato oggetto del pressing da parte di politici e attivisti.
Dopo la strage nella scuola di Sandy Hook a Newtown, in Connecticut, nel dicembre 2012, in cui furono assassinati 20 bambini e 6 adulti, il presidente americano, Barack Obama, ha avviato una campagna a favore di una maggiore regolamentazione del diritto costituzionale a possedere e portare armi. Dopo l'attentato di San Bernardino, in California, lo scorso 2 dicembre, in cui due terroristi uccisero 14 persone e ne ferirono piu' di 20 con armi acquistate legalmente in Usa, gli sforzi di Obama si sono raddoppiati e il controllo delle armi da fuoco e' tornato al centro del dibattito politico.