MediaTech
I De Benedetti vendono Repubblica? Gli eredi di Scalfari tra bufale e...
Cattaneo continua a smentire ma c'è chi insiste a tirarlo in ballo
Il vecchio adagio 'non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire' vale anche nel mondo della finanza. Evidentemente un numero infinito di smentite categoriche e inequivocabili fatte da Flavio Cattaneo per spiegare urbi et orbi di non essere in alcun modo interessato a rilevare il gruppo GEDI, che controlla Repubblica-Espresso-Stampa-Il Secolo XIX, non sono servite. Visto che nel tritacarne dei rumor tra media e finanza è arrivato addirittura lo stop delle trattative deciso da Marco De Benedetti, che avrebbe così ascoltato il padre Carlo, con Stefano Marsaglia del fondo Peninsula, lo stesso Cattaneo e Luca Cordero di Montezemolo. Un triplo salto mortale carpiato, insomma. Non solo si ignorano le smentite fatte ovunque di disinteresse di Peninsula e Cattaneo e di assenza di qualunque trattativa, ora siamo addirittura alle trattative interrotte.
Non solo, come ciliegina sulla torta arrivano le indiscrezioni di un presunto interesse perfino per la Rcs (Corriere della Sera) di Urbano Cairo. Va bene la fantasia, particolarmente attiva in estate, ma si tratta pur sempre di titoli quotati in Borsa e quindi molto sensibili ai rumor di eventuali take over o anche semplici trattative (tanto che qualche maligno ricorda il cosiddetto metodo dei 'furbetti del quartierino' della mitica, tentata, scalata al Corriere della Sera). Trattative che però non esistono, almeno con Cattaneo, il fondo Peninsula e Montezemolo visto che non è una novità che i De Benedetti stiano cercando di sbarazzarsi di Repubblica & Co. E, sempre i maligni, ricordano che prima di vendere non è male se il titolo sale. A pensar male si fa peccato ma qualche volta ci si azzecca, diceva Giulio Andreotti...