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L'Unità, per il fallimento pignorati anche i beni dell'ex direttore e dei giornalisti
Pignoramenti e ingiunzioni di pagamento per una cifra che finora supera i 400 mila euro. E' quanto stanno sborsando l'ex direttore dell'Unità Concita De Gregorio e i giornalisti della testata per risarcire i danni al posto della società editrice Nie (Nuova Iniziativa Editoriale Spa).. Situazione che li ha spinti questa mattina a convocare una conferenza stampa alla Camera dei Deputati per cercare di sensibilizzare anche deputati e senatori su quello che sta avvenendo a L'Unità. "Concita De Gregorio e altri giornalisti de L'Unità stanno pagando anche il conto dell'editore e questo non è giusto. Non solo, questa situazione rischia di minare profondamente la libertà di stampa nel nostro Paese perché nulla esclude che possa verificarsi in futuro anche in altri giornali", è stato il loro messaggio.
A giugno scorso la situazione finanziaria di Nie, editore de L’Unità dal 2001, è precipitata: gli amministratori hanno deciso di mettere in liquidazione la società che ha portato i libri in tribunale con 32 milioni di debiti. Da quel momento Nie non è più uffcialmente in grado di pagare i creditori, compresi coloro che hanno vinto le cause di diffamazione e hanno diritto al risarcimento da parte de L'Unità. Così la responsabilità nelle cause di diffamazione è piombata sulla testa di editore, giornalista e direttore della testata, ripartita in proporzione dell'80% per l’editore, 10% per il direttore, 10% per il giornalista che ha scritto l’articolo. Tutti e tre i soggetti però sono responsabili in solido: significa che se uno dei tre non è in grado di pagare, gli altri possono essere obbligati dal giudice a pagare per lui. Ed è proprio quello che è accaduto: oberata dai debiti Nie non può pagare e così il tribunale ha deciso che a risarcire i soggetti diffamati dovranno essere i giornalisti, per il totale della somma.